alpe
Nota il Landino a Pg XVIII 1 (se mai ne l'alpe / ti colse nebbia): " ‛ Alpi ' propriamente sono i monti che dividono Italia dalla Francia; ma da questi tutti gli altri monti in lingua toscana... sono detti ‛ Alpi ' ". Infatti, a. ha quasi sempre - o sempre, come afferma il Magnaghi - il senso generico di " montagna "; ma qualche commentatore ha proposto talvolta una determinazione più precisa. Così, il passo sopra citato è spiegato da Benvenuto: " Hic nota quod licet Alpes sunt diversae in diversis partibus mundi, tamen forte Poeta noster loquitur de alpibus Apennini "; e a If XIV 30 piovean di foco dilatate falde, / come di neve in alpe sanza vento, leggendo in Alpi, chiosa: " maxime, quae dividunt Italiam a Gallia et Germania ". Significato generico il sostantivo ha anche in Pg XXXIII 111 un'ombra smorta, / qual sotto foglie verdi... / l'alpe porta, in Rime CXVI 61 Così m'hai concio, Amore, in mezzo l'alpi, e in Rime dubbie VII 1 ne le nevicate alpi. In If XX 62 a. si trova in un contesto che permette un'identificazione più precisa: a piè de l'Alpe che serra Lamagna / sovra Tiralli (" quel gruppo di monti che tra la Val Camonica e la Valle dell'Adige si distende in senso longitudinale dal lago di Garda alla riva destra dell'Adige superiore " [Casini-Barbi] e, più precisamente, le Alpi Venoste [Porena]). Tuttavia anche qui la parola potrebbe non essere toponimo, e valere " le montagne che chiudono la Germania ". In If XVI 101, infine, la parola fa parte del toponimo San Benedetto / de l'Alpe, villaggio della Romagna.
Bibl. - A. Magnaghi, La " Devexio Apennini " del " De vulgari eloquentia" e il confine settentrionale della lingua del " si ", in Miscellanea dantesca, Torino 1921, 363-396.