Figlio del conte arduinico Manfredo I e fratello di Olderico Manfredi, fu immesso nel vescovato da Enrico II, nel 1008, per contrapporlo a Pietro, fautore di re Arduino; onde contrasti e appelli a Roma. Il suo vescovado è ricordato per cospicue donazioni a monasteri e altri istituti religiosi, ma anche per la feroce repressione di un movimento ereticale sviluppatosi nella zona di Alba. Morì nel 1036 combattendo contro i feudatarî ribelli all'arcivescovo di Milano Ariberto, del quale A. fu uno dei più fedeli sostenitori.