GARONNA, ALTA (fr. Haute-Garonne; A. T., 35-36)
Dipartimento francese al confine meridionale, formato da parti delle antiche provincie della Linguadoca e della Guascogna, con una superficie di 6367 kmq. e una popolazione (1931) di 41.800 ab. 431.505 nel 1926), cioè 69 per kmq.; il capoluogo è Tolosa (194.600 abitanti nel 1931). Si estende dalle pianure del Bacino d'Aquitania sino alle regioni elevate dei Pirenei centrali, i quali vi culminano nel Pic du Port d'Ôo (3114 m.) e presentano numerosi ghiacciai. Offre perciò una grande varietà di aspetti e nello stesso tempo una certa unità dovuta all'influenza dominante dei Pirenei, la cui rigida muraglia frangiata di neve è visibile anche da Tolosa. La Garonna (v.) penetra in Francia in questo dipartimento al Pont-du-Roi e quindi lo attraversa in tutta la sua lunghezza. Una caratteristica dell'alta zona pirenaica data dalla presenza di una serie di valli (Garonna e affluenti: Valle di Luchon, Valle dell'Ôo, che, unito all'Oueil, forma il Larboust), le quali costituiscono altrettante piccole regioni a sé, isolate le une dalle altre. Da secoli la transumanza, regolata dai trattati di "Lie et Passerie", porta d'estate i montoni dalla pianura verso la montagna. Le relazioni con la Spagna, disagevoli, si fanno attraverso il Port de Venasque. Dal punto di vista agricolo si distinguono tre regioni: la montagna, dove la vita si concentra nelle valli e l'economia s'impernia soprattutto sull'allevamento, che dispone di pascoli estesi spesso creati a spese del bosco; il paese collinoso che precede i Pirenei; infine la pianura con frutteti, le colture dei cereali, le vigne in appezzamenti terrazzati, le ricche praterie della Garonna. In tutte le fattorie si allevano tacchini e oche grasse che servono ad alimentare il mercato di Tolosa. La montagna abbonda di ricchezze minerali: miniere di manganese di Portet, marmi di S. Béat, piombo, ferro, sorgenti solforose di Encausse, acque termali sulfuree, arsenicali di Bagnères-de-Luchon, che hanno fatto di questa città una stazione balneare molto nota. All'infuori di Tolosa (v.), antica capitale della Linguadoca, le città, poco importanti, sono mercati agricoli che vivono degli scambî fra la pianura e la montagna, come Muret (3220 ab.), Aurignac, stazione preistorica, che ha dato il nome a una delle età dell'epoca paleolitica, e soprattutto Saint-Gaudens (6425 ab.), che assorbe tutta l'attività del Comminges, e Villefranche (2035 ab.).