ALTARI DI CORINTO, Pittore degli (Corinthian Altar-Painter)
Pittore corinzio che ha decorato due piccoli altari frammentari (alt. cm 13,2), in terracotta, trovati negli scavi di Corinto. È uno, dei rarissimi rappresentanti della pitturà a Corinto nella seconda metà del VI sec. a. C. La decorazione è eseguita nella tecnica a figure nere, con ritocchi rossi; i particolari sono finemente incisi. I motivi risalgono al fregio orientalizzante, ma interpretazione, disegno e spirito sono nuovi. La freschezza di ispirazione, l'abilità nel rendere i corpi degli animali e nel concepire e comporre la decorazione allontanano completamente il pittore tanto dal contemporaneo "stile convenzionale" della ceramica corinzia (v. Corinzî, Vasi), quanto dallo stile delle tavolette dipinte trovate a Pitsà.
Per lo stile, il pittore ha punti di contatto con le hydrìai ceretane; fu anzi asserito che uno degli altari fu dipinto nella bottega delle hydrìai ceretane. Il Broneer ha dimostrato che le due are, e altre, simili per stile, ma di mano diversa, sono di fabbrica corinzia. Lo stesso studioso attribuisce al pittore anche un frammento di pìnax da Penteskouphià, con divinità marina su un mostro squamato; la Benson gli ha avvicinato un altare trovato ad Aetos (Itaca).
Il pittore è stato datato al 530 a. C., ma forse è più esatta la datazione al 530-510 a. C.; troppo alta sembra anche la datazione della Benson al secondo quarto del VI sec. a. C.
Bibl: M. H. Swindler, A Terracotta Altar in Corinth, in Amer. Journ. Arch., XXXVI, 1932, p. 512 ss.; O. Broneer, The Corinthian Altar-Painter, in Hesperia, XVI, 1947, p. 214 ss., con elenco di are fittili corinzie. Altri altari fittili: O. Broneer, Terracotta Altars from Corinth, in Hesperia, XIX, 1950, p. 370 ss.; S. Benson, Further Excavations at Aetos, in Annual Br. Sch. Athens, XLVIII, 1953, p. 345 s.