ALTAVILLA IRPINA (A. T., 27-28-29)
IRPINA Comune della provincia di Avellino. Il paese, a 340 m. s. m., sorse sulle rovine di più antica città, ed era poco più che un borgo quando, nell'ultimo periodo angioino, fu assoggettato alla famiglia De Capua, da cui si liberò, ritornando al demanio regio, sulla fine del'700. Scarso lo sviluppo demografico del comune, la cui popolazione (6273 ab.) in quasi mezzo secolo è aumentata di circa un decimo e dal 1911 al 1921 di appena 270 ab.; e ciò per la grande emigrazione. Non sono industrialmente sfruttate due sorgenti di acque minerali solfuree, e rendono poco altre industrie (cave di pozzolana e di pietra di tufo); ma è attiva quella dello zolfo (con produzione di circa un migliaio di tonnellate l'anno, tra grezzo e purificato). In decadenza è qualche industria sorta per la vicinanza delle acque del Sabato, sulla cui sinistra è il paese. Il suo territorio (ettari 1471), quasi tutto produttivo, dà in abbondanza cereali, uva, noci, castagne, frutta, nocciole, tabacco e legname.