ALTIPIANO (fr. plateau; sp. alta planicie; ted. Hochebene; ingl. plateau)
Estesa regione piana o a deboli uniformi ondulazioni, situata a notevole altezza sul livello del mare e generalmente isolata dalle regioni circostanti, con le quali si collega mediante pendii ripidi o gradinate scoscese.
Un altipiano può trarre origine da un tratto della crosta terrestre sollevatosi in blocco, conservando, se stratificato, gli strati che lo costituiscono orizzontali o quasi: per es: gli altipiani dei centri dell'Asia, dell'Africa, dell'Australia, dell'America del Nord (Colorado). La delimitazione di una regione ad altipiano, sia stratificata, sia formata da rocce massicce, può avvenire per mezzo di faglie o di flessure. Può anche costituirsi un altipiano in corrispondenza di una regione a pieghe assai dolci ed ampie, seguite da pieghe a ginocchio o da pieghe-faglie (per es., altipiano dei Sette Comuni).
Al modellamento tettonico iniziale di una regione tavolare elevata può aggiungersi quello erosivo, che si eserciterà talora prevalentemente in superficie, asportando gli strati più facilmente erodibili e rispettando le coperture più resistenti, oppure in profondità, incidendo per grandi spessori la massa stratificata. Nel primo caso la regione resterà modellata a ripiani a vario livello (per es. ambe dell'Etiopia, mesas del Colorado), nel secondo sarà divisa in unità minori (per es. gli altipiani calcarei, causses, della Francia meridionale; gli altipiani miocenici di Ragusa e di Modica, nella Sicilia sud-orientale).
Altipiani possono formarsi come effetto di spianamento erosivo, anche in contrasto con la struttura tettonica, nelle regioni stratificate (per es. altipiani franco-tedeschi), oppure in regioni costituite di rocce massicce (altipiani del Sud-Africa).
Nelle regioni ad altipiano, costituite prevalentemente da strati calcarei, si sviluppano, spesso con grande intensità, i fenomeni del calcare o carsici. Esempî più notevoli: l'altipiano del Cansiglio, gli altipiani del Carso.
Bibl.: L. De Marchi, Trattato di Geografia fisica, Milano 1901; G. Rovereto, Trattato di geologia morfologica, II, Milano 1925.