altrove
È avverbio di stato in luogo, usato generalmente nel valore di "in altro luogo ", diverso da quello in cui ci si trova: If VII 25 Qui vid'i' gente più ch'altrove troppa, cioè più che " negli altri cerchi "; in XII 45 questa vecchia roccia, / qui e altrove, tal fece riverso, a. si riferisce alla rovina prodottasi alla morte del Cristo (v. Ruina); inoltre in Pg XVI 57 Prima era scempio [il dubbio], e ora è fatto doppio / ne la sentenza tua, che mi fa certo / qui, e altrove, quello ov'io l'accoppio, per indicare che il dubbio si è fatto pressante dopo che D. ha ascoltato qui, cioè tra gl'iracondi, Marco Lombardo, e altrove, cioè " nel secondo girone ", Guido del Duca; in Pd I 3 La gloria... / per l'universo penetra, e risplende / in una parte più e meno altrove: la luce divina si diffonde e si manifesta in tutte le cose, ma in vario modo e misura, in una parte più e meno " in un'altra ", a seconda della maggiore o minore disposizione di ciascuna ad accogliere in sé l'impronta della virtù divina. Con il senso di " in altro luogo " anche in Cv III XII 12 filosofia è uno amoroso uso di sapienza, lo quale massimamente è in Dio, però che in lui è ... sommo amore ... che non può essere altrove, se non in quanto da esso procede. Ha il valore di " in altra opera " in Cv I V 10 Di questo si parlerà altrove, e III X 4 altrove ragionerò più convenevolemente; ha il senso più particolare di " in altro passo dei Proverbi ", in IV XXV 2 E altrove [Salomone] dice. Vale " in altro cuore ", " in altra persona ", in Rime C 70 amore è solo in me, e non altrove; in Cv III IV 4 là dove lo pensiero nasce da amore, perché quivi l'anima profondamente più che altrove s'ingegna, vale " in altri movimenti dell'animo ", " in altri sentimenti ". Compare anche in Fiore XXXI 11 ch'altrove noi napea dove fidare, con il valore di avverbio di stato in luogo.
È avverbio di moto a luogo in Rime XCI 98 prima che vadi altrove; in Pg VI 120 son li giusti occhi tuoi rivolti altrove ?; in If XI 78 o ver la mente dove altrove mira?: l'avverbio dove indica il luogo, mentre a., usato nel senso figurato di " a quale erronea dottrina ", rende più forte il senso di " altro luogo, lontano dal giusto "; in Pg XXXIII 99 cotesta oblïvion chiaro conchiude / colpa ne la tua voglia altrove attenta, " ad altro che a me (Beatrice) ", " verso una meta non giusta "; in Pd IV 66 L'altra dubitazion ... / non ti poria menar da me altrove, cioè " nel l'eresia ".