Golan, alture del
Altopiano della Siria sudoccidentale. La regione fece parte dal 1922 del mandato francese sulla Siria e dal 1941 dello Stato siriano indipendente. In seguito al conflitto arabo-israeliano del 1948-49 (➔ ) e alla nascita dello Stato di Israele, essa assunse notevole rilievo strategico, per la sua posizione dominante al confine tra Siria, Libano, Israele e Giordania, e divenne sede di importanti fortificazioni (da cui le artiglierie siriane potevano colpire parte della Galilea israeliana). Occupato nel giugno 1967 dalle truppe israeliane, l’altopiano fu ancora teatro di violenti scontri nell’ott. 1973; l’accordo di disimpegno del 31 maggio 1974 tra Siria e Israele stabilì il ritiro di quest’ultimo da una ristretta zona cuscinetto (dove furono inviate forze dell’ONU), ma la quasi totalità del Golan rimase sotto il controllo di Tel Aviv, che nel dic. 1981 estendeva la propria giurisdizione al territorio occupato (1176 km2). L’annessione del Golan da parte di Israele, condannata e dichiarata nulla dall’ONU, ha suscitato a più riprese la protesta della popolazione locale, prevalentemente drusa. La maggior parte degli abitanti (oltre 100.000 nel 1967) ha comunque abbandonato l’altopiano in seguito all’occupazione israeliana. L’eventuale ritiro di Israele dal Golan è rimasto oggetto di trattative fra Tel Aviv e Damasco.