ALVARENGO PEIXOTO, Ignacio José de
Poeta brasiliano, nato a Rio de Janeiro nel 1748, morto ad Angola nel 1793. Magistrato in Minas, appartenne al gruppo degli umanisti, che in quell'epoca, nella città di Villa Ricca (poi Ouro Preto), dividevano il loro tempo e le loro cure tra il disbrigo degli affari pubblici e il culto delle lettere, adunandosi intorno al più illustre di essi, Tomaso Antonio Gonzaga (v.). Con il Gonzaga, e con alcuni altri, si trovò implicato nel famoso processo politico per la congiura della Inconfidencia, e tanto più gravemente in quanto a lui si attribuiva la paternità delle Cartas chilenas (Lettere cilene), libello satirico in versi contro il governatore della capitania, Cunha Menezes. Condannato a morte, pena commutata poi in quella della deportazione, finì miseramente la vita ad Angola, pochi mesi più tardi. I suoi versi lirici, non numerosi, ma ardenti, immaginosi e di forma elegante, furono pubblicati in volume per la prima volta solo nel 1863.