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MOCENIGO, Alvise IV

di Giuseppe Pavanello - Enciclopedia Italiana (1934)
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MOCENIGO, Alvise IV

Giuseppe Pavanello

Nato nel 1701, morto nel 1778. Succedette nel dogato a Marco Foscarini il 19 aprile 1763 e fu il terz'ultimo doge. Era stato ambasciatore in Francia e a Roma, e da poco eletto procuratore. Il suo principato è caratterizzato da una serie di trattati commerciali, di opere pubbliche e di riforme. Si stipularono accordi, come avevano allora fatto anche la Francia e l'Inghilterra, con gli stati barbareschi di Tripoli (1763), di Tunisi (1764), del Marocco (1765), di Algeri (1769); si ravvivò il commercio con la Danimarca, la Russia e specialmente con Cadice e Lisbona, aprendo così la via al commercio dell'America (1766). Si istituì una Camera di commercio a imitazione della Francia, si regolarono le poste con l'Austria e fra le strade si riaperse al traffico quella romana Tolmezzo-S. Candido, per abbreviare il percorso al commercio con la Germania; furono sciolte le corporazioni, si limitarono i beni del clero secolare e regolare, le feste religiose, onde un conflitto con Clemente XIII, si riordinarono gli studî secondo il piano del Gozzi, si favorirono l'agricoltura e le arti con le accademie, si soppresse il Ridotto. Vissero al suo tempo il Canaletto, Rosalba Carriera, il Longhi, il Tiepolo, il Canova, ma anche Giorgio Pisani e Antonio Gratarol, seminatori di ribellione e di scandalo. (V. tav. CXV).

Bibl.: S. Romanin, Storia di Venezia, VIII; F. Stefani, in Litta, Famiglie celebri italiane, VII; H. Kretschmayr, Gesch. von Venedig, III, Gotha 1933.

Vedi anche
Mocenigo, Alvise I Doge di Venezia (n. 1507 - m. 1577). Ricoprì varie cariche a Cividale (1535), Vicenza (1540), Crema (1552-54), Padova (1560-62), Venezia; nel 1545 fu mandato ambasciatore presso Carlo V, dal quale nel 1548 fu creato conte palatino, poi (1557) presso il pontefice e infine (1564) presso Massimiliano II. ... Trón, Niccolò Trón, Niccolò. - Doge di Venezia (m. 1473); arricchitosi con la mercatura, per la quale aveva soggiornato a lungo a Rodi, succedette al doge Cristoforo Moro (1471). Durante il suo breve dogato furono celebrate le nozze di Caterina Cornaro con Giacomo II di Antiochia-Lusignano, detto il Bastardo, re di ... Grimani, Antonio Doge di Venezia (n. 1436 - m. 1523); sostenitore di alleanze con l'Impero e con la Francia, si attirò forti ostilità, e i suoi avversarî colsero l'occasione di una sconfitta inflittagli dai Turchi (1499) a Zonchio (od. Navarino) per colpirlo severamente privandolo d'ogni ufficio: era infatti "generale ... Bèmbo, Giovanni Bèmbo, Giovanni. - Doge di Venezia (Venezia 1543 - ivi 1618). Valoroso uomo di mare, fu eletto doge il 2 dic. 1615. Il suo breve dogato fu dominato dalla lotta contro gli Uscocchi, protetti dall'arciduca d'Austria e dalla Spagna, in rivalità con Venezia per il suo dominio sull'Adriatico, e fu turbato ...
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    Doge di Venezia (Venezia 1701-ivi 1778). Nel 1739 sposò Pisana Cornaro, appartenente a una delle famiglie più influenti nella vita politica veneziana. Ambasciatore a Roma, Madrid e Napoli, procuratore di San Marco, fu nominato doge nel 1763. Durante il suo dogato la politica veneziana relativa ai beni ...
  • Mocenigo, Alvise IV
    Enciclopedia on line
    Doge di Venezia (Venezia 1701 - ivi 1778). Nel 1739 sposò Pisana Cornaro, appartenente ad una delle famiglie più influenti nella vita politica veneziana. Ambasciatore a Roma, Madrid e Napoli, procuratore di San Marco, fu nominato doge nel 1763. Durante il suo dogado la politica veneziana relativa ai ...
Vocabolario
mocenigo
mocenigo s. m. (pl. -ghi). – Lira veneziana d’argento coniata per la prima volta sotto il doge Pietro Mocenigo (1474-1476). M. mantovano, m. modenese, monete d’argento del sec. 16°, coniate rispettivam. a Mantova e a Modena, così dette...
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