AMACA (fr. hamac; sp. hamaca; ted. Hängematte; ingl. hammock)
Nome dato nelle Antille, dagli indigeni Arawak, al loro letto sospeso che fu introdotto poi in Europa dai primi scopritori. Venne più tardi in largo uso sulle navi da guerra e in tutte le colonie tropicali europee. Ma i territorî originarî della sua diffusione sono due. Il principale di essi è nell'America Meridionale: dalla Colombia alle coste orientali del Brasile, eccettuati però di regola i popoli, più primitivi, del gruppo Gês. Il limite meridionale dell'amaca si trova nel Gran Chaco (Lengua, Payaguá) e sul Paraná (Cainguá). Sul territorio andino aveva diffusione molto più limitata, ed era anzi probabilmente usata soltanto per trasporto, a guisa di lettiga: per questo uso essa è stata anche introdotta dai Portoghesi nell'Africa tropicale. Verso il nord si è diffusa in epoca spagnuola e attuale, sino al paese dei Maya. Questa distribuzione mostra la dipendenza dell'amaca dal clima tropicale umido, nel quale rappresenta un grande vantaggio sul giaciglio a terra, mentre il letto a piattaforma, usato nelle Ande, appare in America introduzione posteriore e poco diffusa. Amache di rete o di pelle erano usate come culla da tribù dell'America del Nord.
Già nelle sue forme primitive, cioè quando è costruita con corde di fibra di palma (più raramente di altre piante), l'amaca implica una tecnica assai progredita della intrecciatura. Quando dal territorio andino, in età precolombiana, si diffuse verso oriente la coltura del cotone, i Caribi e i Tupi adottarono e trasmisero a varie altre tribù l'amaca di cotone. Fuori dell'America, una sola area culturale possiede l'amaca (di fibre intrecciate, a rete): la porzione sud-orientale della Nuova Guinea. Data la grande distanza dall'America, si può essere indotti a pensare che si tratti d'invenzioni indipendenti. Ma l'oggetto va aggiunto agli altri numerosi che la civiltà indigena dell'America tropicale ha in comune con le vecchie culture della Papuasia e della Melanesia. Secondo Gräbner e il p. Schmidt, esso appartiene al ciclo culturale dell'arco da guerra.
Bibl.: F. Gräbner, in Ethnologica, I, Lipsia 1909, p. 223; P. W. Schmidt, Kulturkreise und Kulturschichten in Südamerika, in Zeitschr. f. Ethnologie, LXV (1913); R. Habler, Die geflochtenen Hängematten der Naturvölker Südamerikas, in Zeitschr. f. Ethnologie, LI (1919); E. Nordenskiöld, Comparative ethnographical studies (carta), II, Göteborg 1920.