AMADEI, Amadio, detto Amadio da Milano
Figlio di Antonio di Castronago nel Milanese, lavorò molto come medaglista e orefice per la corte estense tra il 1437 e il 1482; era già morto nel 1484 (il suo testamento è datato da Ferrara il 6 ag. 1483). Della sua attività come orefice, smaltatore e incisore di sigilli, di cui ci parlano i documenti (per es. ornamenti per un libro per Cecilia Gonzaga nel 1469), nulla ci è rimasto. Sono invece note sue medaglie: due, firmate, di Leonello e di Borso d'Este, sono probabilmente anteriori al 1441; e altre di Niccolò III gli sono attribuite.
È certamente da identificarsi con l'A. un coniatore milanese attivo intorno al 1470, di nome Ana, citato dallo Zani (Encicl. metod. delle belle arti, II, 1, Parma 1819, p. 92), in quanto la firma "Ana Mediolan Arifex", riportata dallo Zani stesso, è da ritenersi trascrizione errata della firma dell'A. ("Amade Mediolan Artifex").
Ebbe cinque figli, dei quali Pietro e Giovan Battista furono pure orefici, ambedue operosi a Ferrara nella seconda metà del secolo XV. Di Pietro non si sa nulla di più. Di Giovan Battista si sa che ebbe una figlia illegittima di nome Paola; nel 1470 venne investito dall'abbazia di San Bartolo di un fondo a Laguscello che egli ebbe come dote dal pittore Michele Ongaro o Michele Pannonio per averne sposato una figlia di cui si ignora il nome. Il 6 giugno 1483, a rogito di Bartolomeo Gogo, fece testamento i per esservi in Ferrara peste, fame e guerra".
Bibl.: L. N. Cittadella, Notizie amministrative, storiche, artistiche relative a Ferrara..., Ferrara 1868, I, pp. 564 (per Giovan Battista), 687 s. (per Amadio, Giovan Battista e Pietro); II, p. 161 (per Amadio); I. Friedlaender, Die italienischen Schaumünzen des funfzehnten Jahrhunderts,in Jahrbuch der Konigl. Preussischen Kunstsammlungen, II (1885), p.24; A. Venturi, Guglielmo del Magro, miniatore, minia per Cecilia Gonzaga un officiolo; A. da Milano, orefice, ne orna la legatura, in Arch. stor. dell'arte, II (1889), p. 86; G. Habich, Die Medaillen der italienischen Renaissance, Stuttgart-Berlin 1923, pp. 47 s.; G. F. Hill, A Corpus of Italian Medals o! the Renaissance before Cellini, London 1930, I, pp. 19-21; II, tav. 17; U. Thleme-?. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Kiinstler, I, p.371; Encicl. Ital., II, p. 742.