FREDDI (Fredi, Fredo), Amadio (Amadeo, Amedeo)
Nacque a Padova nel 1570. Trasferitosi a Venezia dopo la consacrazione sacerdotale, fu allievo di Giovanni Matteo Asola, poi nel 1594 entrò, come cantore, nella cappella musicale di S. Antonio a Padova, della quale nel 1606 assunse provvisoriamente la direzione, con un salario di 4 ducati al mese, a seguito delle dimissioni presentate da p. Bartolomeo Ratti.
Nel 1615 successe a fra' Giovanni Antonio da Bologna nella direzione della cappella musicale del duomo di Treviso. Il F. non introdusse particolari modifiche nella vita rituale del duomo e mantenne l'uso di noleggiare l'organo in alcune festività. Curò la riparazione e la rilegatura dei libri di canto e accrebbe l'archivio della cappella di nuovi codici scritti da Francesco Morgula. Con la cappella partecipò ad alcune cerimonie nel convento di S. Teonisto, a Venezia, in occasione della sagra delle "novizze", in cui venivano invitate varie cappelle musicali. Una disputa con l'organista C. Filago Mentini lo portò il 21 giugno 1621 davanti al capitolo, il quale sentenziò "che l'organista debba dipendere dal maestro di cappella, essendo lui il vero capo della musica" (D'Alessi, p. 163).
La sua presenza a Treviso è accertata fino al 26 nov. 1626. Dal 1627 al 1634 fu maestro di cappella del duomo di Vicenza. In quegli anni diminuì notevolmente la sua attività compositiva. Chiamato a sostituire Antonio Vicentini nella direzione della Cappella Antoniana di Padova, morì nella città natale, pochi mesi dopo aver assunto l'incarico, nello stesso 1634.
Il F. compose opere sacre e profane. Alcune risultano stampate a Venezia, altre sono giunte a noi manoscritte. Dalle opere manoscritte, composte durante gli anni prestati come maestro di cappella e finalizzate al servizio liturgico, traspare uno stile legato all'indirizzo tradizionale della scuola polifonica, tendente a moltiplicare le voci. Dalle sue opere a stampa, invece, si deduce che egli si avvicinò anche alla nuova corrente compositiva, legata al basso continuo e allo stile concertato. Il F. fu anzi, fin dalla sua permanenza a Treviso, il primo compositore di provincia a scrivere salmi in stile concertato misto, con liberi e continui cambiamenti di scrittura e con gli strumenti obbligati amalgamati con le voci, senza alcuno schema preordinato.
Tra le opere a stampa si ricordano: Madrigali a più voci, Libro I (Venezia, R. Amadino, 1601); Il primo libro de madrigali a sei voci (ibid., id., 1605); Il secondo libro de madrigali a cinque voci per concertare nel clavicembalo con il suo basso continuo (ibid. 1614); Messa, vespro et compieta a cinque voci col suo basso continuo aggiuntovi un violino et cornetto per le sinfonie et per li ripieni (ibid. 1616); Sacrae modulationes a 2 et 4 voci (ibid. 1617); Divinae laudes binis, 3, 4que vocibus concinendae cum basso ad organum, Liber II (ibid., B. Magni, 1622); Motecta unica voce Op. 7 (ibid. 1623); Psalmi integri quatuor vocibus cum basso ad organum (ibid. 1626); Hinni novi concertati a 2-6 voci con due stromenti acuti et uno grave e per le sinfonie (ibid. 1623).
Presso l'Archivio musicale della Veneranda Arca del Santo di Padova si conservano in manoscritto: Antiphonae vespertinae, a quattro voci con organo (segn. B 37), Antiphonae in Annuntiationae b. Mariae Virginis (ibid.), copia manoscritta a quattro voci con strumenti, che porta la data del 1682; presso l'Archivio musicale del Duomo di Treviso: Cinque antifone a 4, 6 voci (cat. 14); Alleluia cum suis versiculis super cantu plano pro Dominicis totius anni (cat. 27).
Il suo modo di unire a un coro di media grandezza due strumenti obbligati divenne esempio per molti compositori dell'epoca.
Fonti e Bibl.: N. Pietrucci, Biografia degli artisti padovani, Padova 1858, pp. 120 s.; G. Tebaldini, L'Archivio musicale della Cappella Antoniana in Padova, Padova 1895, pp. 17, 27, 104, 153; G. D'Alessi, La cappella musicale del duomo di Treviso, Treviso 1954, pp. 159, 163, 184 s., 209, 211; C. Sartori, A. F., in Musik in Geschichte und Gegenwart, IV, Kassel-Basel 1955, coll. 855 s.; The New Oxford History of music, V, p. 403; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, pp. 810 s.; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 23.