Niecollucci, Amadio
Sotto tale pseudonimo edificante, e solo vagamente anagrammatico, fu pubblicato a Venezia nel 1630, presso Marco Ginammi (rist. 1648), un testo espurgato dei Discorsi con il titolo De’ discorsi politici e militari libri tre, scelti fra gravissimi scrittori da Amadio Niecollucci toscano. In questa loro unica edizione italiana nel Seicento, i Discorsi di M. conservano una «fisionomia strutturalmente fedele» (Quaglio 1969, p. 418), appena dissimulata da qualche mutamento nell’ordine dei capitoli, ma patiscono la soppressione dei proemi, di capitoli fondamentali come II v, II xiii e III iii, nonché dei paragrafi di I xii dedicati alla Chiesa di Roma. Spariscono, ovviamente, le autocitazioni esplicite del Principe (ma non quelle generiche: «altra mia opera», «altrove»). In qualche caso, con alterazione tanto spudorata quanto volutamente inefficace, il revisore ricorre a incisi di questo genere: «[...] miracoli che si celebrano nelle religioni eziandio false (avertendo però che solo nella Cattolica vi sono i veri miracoli) [...]» (I xii); «[...] la diversità della educazione nostra dall’antica, fondata secondo alcuni mal considerati nella diversità della religione nostra dall’antica. Perché dicono questi tali che avendoci la nostra religione [...]» (II ii).
Bibliografia: G. Procacci, Studi sulla fortuna del Machiavelli, Roma 1965, pp. 325-26; A.E. Quaglio, Indicazioni sulla fortuna editoriale di Machiavelli nel Veneto, «Lettere italiane», 1969, 4, pp. 399-424, in partic. pp. 418-19.