Uomo politico (Palermo 1803 - ivi 1877), fratello di Emerico. Fu decurione di Palermo (1836) e intendente a Messina (1848). Deputato al parlamento siciliano (1848) e ministro delle Finanze nel governo rivoluzionario (1849), dopo il ritorno dei borboni esulò a Genova, dove nel 1860 costituì un comitato di aiuto per l'impresa dei Mille. Incaricato d'affari del governo provvisorio di Sicilia presso la corte di Torino, si dimise nel sett. 1860 in seguito alle dimissioni del prodittatore Depretis di cui condivideva i programmi di rapida annessione dell'isola al Piemonte. Nel 1861 fu nominato senatore.