AMASIS (v. vol. i, p. 297)
Fino a non molti anni or sono la firma di questo ceramista attico di vasi a figure nere era nota solo dagli otto vasi (tre anfore, quattro òlpai e una kylix) che costituiscono il nucleo dei pezzi attribuiti da Adamek, Fossey, Karo, Furtwängler, Dümmler, Beazley, Karouzou, Vanderpool e altri al Pittore di Amasis (v.). Beazley nei Paralipomena (1971) ne assegnò alla stessa serie altri ventuno; ma il quadro è cambiato solo recentemente con la scoperta di altri quattro vasi firmati appunto da Α., apparsi tra il 1972 e il 1985: una pỳxis frammentaria a Egina (1972), una lèkythos e una kỳlix a fascia (band-cup) a Malibu (1976 e 1979), un frammento di anfora a metopa a New York (1985). Tra questi, l'unica firma completa è quella sul fondo esterno della lèkythos·, la kỳlix ha solo il nome, senza il verbo, e la pỳxis, al pari del frammento di anfora, conserva solo la parte finale del verbo, mentre il nome del ceramista è ipotizzato sulla base dello stile della decorazione dipinta, che è senza dubbio quello del Pittore di Amasis. La lèkythos firmata di Malibu non è tuttavia del Pittore di Amasis, ma di un altro ceramografo, il Pittore di Taleides, e poiché la lèkythos di Malibu, l'unica firmata da A. in qualità di ceramista, si distingue dalle molte lèkythoi non firmate decorate dal Pittore di Amasis, non è più possibile accettare acriticamente l'identificazione del ceramista A. con il Pittore di Amasis. L'ipotesi che A. modellasse anche vasi a figure rosse, avanzata inizialmente da Beazley (ABV, p. 158), appare ora rafforzata da un frammento a figure rosse conservato a Basilea che porta il suo nome per esteso. Recenti scoperte hanno inoltre permesso di stabilire per certo che il ceramista attico Kleophrades utilizzò il patronimico «figlio di Amasis» per tre volte sull'esterno del piede di tre kỳlikes a figure rosse dipinte da Douris e dal Pittore di Kleophrades.
Bibl.: D. von Bothmer, The Amasis Painter and His World, Malibu-New York 1985, pp. 33-35, p. 108, n. 17, pp. 204-207, n. 55, p. 229 (app. I), pp.230-231 (app. II), pp. 236-238 (app. IV); J. R. Mertens, The Amasis Painter: Artist and Tradition, in Papers on the Amasis Painter and His World, Malibu 1987, pp. 168-183.