Patriota italiano (Milano 1814 - ivi 1851); erroneamente noto come Antonio S. per uno sbaglio commesso nella sentenza austriaca di condanna a morte. Operaio tappezziere, fu sorpreso (1851) dalla polizia austriaca mentre affiggeva per le strade di Milano vibranti proclami rivoluzionarî e per tale fatto fu fucilato. La tradizione attribuisce a S. la frase "Tiremm inanz", che avrebbe pronunciato mentre la polizia, nel condurlo sul luogo dell'esecuzione, lo faceva passare sotto le finestre della sua casa, per spingerlo, col ricordo della famiglia, a fare rivelazioni in cambio della vita.