Sciesa, Amatore
Patriota (Milano 1814-ivi 1851). Operaio tappezziere, fu sorpreso (1851) dalla polizia austriaca mentre affiggeva per le strade di Milano proclami rivoluzionari e per questo venne fucilato. La tradizione gli attribuisce la frase «Tiremm inanz», che avrebbe pronunciato mentre la polizia lo faceva passare sotto casa sua, portandolo sul luogo dell’esecuzione, per spingerlo, con il ricordo della famiglia, a fare rivelazioni in cambio della vita.