ambiente digitale
ambiènte digitale locuz. sost. m. – Spazio immateriale creato attraverso l’uso del linguaggio informatico e reso accessibile da dispositivi elettronici e digitali. Gli a. d. sono generati dal computer e rendono altamente interattiva e immersiva l’esperienza dello spazio, sebbene fruibile soprattutto sul piano visivo e sonoro. Immagini e suoni riprodotti su schermi e altre interfacce esprimono un significativo effetto-realtà, grazie anche all’uso delle tecniche di grafica e animazione 3D, che rendono l’utente fruitore e al tempo stesso produttore di questi nuovi ambienti mediali. Gli a. d. possono essere considerati una risposta, tecnicamente sempre più avanzata e complessa, al bisogno dell’uomo di riprodurre, rappresentare e ricreare il mondo, producendo l’illusione del mondo stesso, ossia simulandolo. Le arti visive e poi il cinema e la grafica digitale sono il presupposto storico e tecnico allo sviluppo delle tecnologie informatiche e alla loro integrazione con la rete Internet e il web. A partire dalla prima rivoluzione digitale, la cultura dell’informazione ha reso sempre più diffuso l’uso dei linguaggi digitali e multimediali così da poter considerare gli a. d. come oggetti la cui natura è più vicina a quella delle opere d’arte, perché contengono ed esprimono un alto potenziale progettuale e creativo, capace di tradurre lo spazio in un formato fruibile e accessibile anche in modalità remota. I videogiochi, i siti web, il cinema di animazione e il cinema digitale e 3D sono i settori maggiormente diffusi per sperimentare a. d., sempre più integrati alle altre forme di esperienza e di apprendimento e formazione. L’universo fittizio e immaginario creato digitalmente restituisce una maggiore possibilità di azione, nella sua accezione di azione a distanza mediata dal computer e quindi dallo schermo e dalle altre interfacce software, oltre che l’opportunità di manipolare e trasformare in tempo reale tali contesti di interazione sociale. L’uso degli a. d. ha introdotto una nuova geografia reticolare e multiplanare in cui ciascun utente può sperimentare e potenziare le proprie capacità di relazione e di interconnessione, oltre che lasciare traccia dei propri transiti. Con gli ambienti digitali si enfatizza la dimensione simbolica dello spazio, riducendone l’accezione materiale e restituendo centralità a chi lo attraversa, lo abita e ne fa esperienza. La smaterializzazione dello spazio fisico in spazio virtuale fa dello spazio un costrutto e sempre più la metafora di un tempo in continuo divenire.