SOLDANI, Ambrogio Baldo
Naturalista, nato a Pratovecchio (Arezzo) il 16 giugno 1736, morto a Firenze il 14 luglio 1808. Entrato nell'ordine camaldolese nel 1751, vi divenne abate nel 1760. Fu lettore di filosofia nel 1760, di teologia nel 1767 e successivamente anche di chimica e scienze naturali; di poi professore di geometria nell'università di Siena (1781-1795), della quale fu nominato onorario nel 1807.
Si occupò di matematica, ma specialmente di paleontologia. Il S. studiò le emanazioni di idrocarburi della Romagna e illustrò molti foraminiferi recenti e fossili tentando di dare di essi una classificazione e stabilendo per la prima volta confronti tra i fossili e le forme attuali. Nello studio dei terreni introdusse, oltre il criterio litologico e stratigrafico, il paleontologico che tanto servì agli scienziati posteriori.
Dopo la caduta di areoliti avvenuta in Siena nel 1794, di cui trattò in parecchi suoi scritti, dimostrò, per primo, che le meteoriti sono di origine extratellurica, come per primo fece menzione dei grandi laghi esistiti un tempo in Toscana.
Fra i suoi lavori si possono ricordare: Saggio orittografico, ovvero osservazioni sopra le terre nautiliche e ammonitiche della Toscana (Siena 1780); Memorie sopra il terreno ardente di Romagna e di altri simili luoghi (in Atti Acc. Fisiocr., Siena 1794); Testaceographia ac Zoophytographia parva et microscopica, volumi 2, Siena 1789-98; Relazione del terremoto accaduto in Siena il dì 26 agosto 1798 (Siena 1798); Litogenesia - Lettera al Segretario dell'Accademia d'Italia (1794); Sopra una pioggetta di sassi accaduta la sera del 16 giugno 1794 in Lucignano d'Asso (Siena 1794); Storia di quelli bolidi che hanno scagliato pietre sulla terra (in Atti Acc. Fisiocr., IX, 1808).