BUONVICINO, Ambrogio
Scultore e stuccatore, nato a Milano nel 1552, motto a Roma nel 1622. Stabilitosi a Roma nel 1581 circa, fu quivi scolaro di Prospero Bresciano. Scolpì per la basilica di S. Pietro il bassorilievo raffigurante la Consegna delle chiavi, posto sulla facciata (firmato). Inoltre lavorò nella cappella del cardinale San Giorgio, nel Vaticano, e, con Ruggero Bescapé, per l'altare degli apostoli a S. Pietro. Nel 1599 modellò due statue per S. Giovanni in Laterano, i profeti David ed Ezechiele, e ivi compì alcune figure di angeli insieme con il Maderno e il Valsoldo. Nel 1602 assumeva l'incarico di fare due statue di S. Fabriano e di S. Giovanni Evangelista per la confraternita del Salvatore alla Minava; nel 1612 eseguiva il bassorilievo figurante Carlo V e le fortificazioni di Ferrara, e un secondo con Clemente VIII per la cappella Paolina di S. Maria Maggiore (1613). Per S. Maria sopra Minerva scolpiva la statua del pontefice Urbano VII e alcuni angeli per il monumento sepolcrale di quel papa. In S. Andrea delle Fratte è sua la statua di S. Giovanni Evangelista.
Bibl.: G. B. Baglioni, Le vite de' pittori scultori ed architetti, Napoli 1733, pp. 161-162; F. Noack, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V.