ALFINGER, Ambrogio de
Nato in Alfinger (Germania), fu uno degli avventurieri che nel sec. XVI, seguendo l'esempio dato nel 1527 da Giovanni de Ampués, si diedero a colonizzare i territorî della "conquista" d'America. I Welzer di Augusta, che erano, con i Fugger, i finanzieri dell'imperatore Carlo V, ottennero dal sovrano, nel 1528, la conferma della "Regia Capitulación" stipulata con Giovanna la Pazza, che concedeva loro l'esclusività della conquista, colonizzazione e sfruttamento del Venezuela. Il primo rappresentante della compagnia tedesca fu A., che giunse a Santa Ana de Coro con quattro navi e 400 guerrieri. Spodestò Ampués fondatore della città, ruppe la pace da lui fatta col cacicco Manaure, e, contravvenendo poi agli ordini ricevuti, intraprese l'esplorazione delle rive del lago di Maracaibo, stabilendovi una fattoria, e spingendosi fino alla penisola di Goajira; ma al suo ritorno in Coro fu deposto (1530). Organizzò, nel 1531, una nuova spedizione, composta di 250 uomini a piedi e 40 a cavallo, per esplorare le sorgenti del fiume della Hacha e la vallata di Uper, con l'illusione di trovare il famoso Eldorado. Devastò nella marcia i villaggi, sostenne forti combattimenti contro gl'indigeni antropofagi e maltrattò quelli che si sottomisero. Las Casas denunziò all'imperatore le angherie del tedesco, che utilizzava come bestie da soma, legati con catene e collari, gl'Indiani bubures, salvo a farli decapitare sul posto quando la stanchezza li prostrava. Vi è tuttavia qualcuno, come il padre Aguado, che attribuisce ad A. iniziative benefiche. Negli ultimi anni penetrò, mettendolo a ferro e fuoco, nel territorio del basso Magdalena, assaltò la Nuova Granata e battezzò col suo nome la valle. Ma fu respinto dagli indigeni fino al lago Maracaibo. Dopo aver inviato da Tamalame alla ricerca del leggendario oro di Bascona, una spedizione, per sempre scomparsa nella selva, fu ucciso dagli Indiani nel suo accampamento e seppellito nel luogo tradizionalmente chiamato "Valle de Meser Ambrosio".
Bibl.: Per la bibl. completa, v. B. Sánchez Alonso, Fuentes de la historia española e hispanoamericana, 2ª ed., Madrid 1927, nn. 4208-4232 e 5221-5228. V. specialmente P. de Aguado, Historia de Venezuela (scritta nel 1581), ed. Madrid 1918-1919, voll. 2; J. de Castellanos, Elegias de varones ilustres de Indias, in Biblioteca de autores españoles, IV, Madrid 1857; H. Topf, Deutsche Statthalter und Konquistadoren in Venezuela, Berlino 1893; J. Humbert, Les origines vénézuéliennes. Essai sur la colonisation espagnole, Bordeaux 1905; id., L'occupation allemande du Vénézuela au XVI siècle. Période dite des Welser (1528-1550), Bordeaux 1905; C. Bayo, Leyenda aurea del Nuevo Mundo, III, Madrid 1913; C. Pereyra, Historia de la América española, I, Madrid, [1924].