SALAZAR, Ambrosio de
Scrittore spagnolo, nato in provincia di Murcia probabilmente verso il 1575, morto non sappiamo quando, forse in Francia, dove visse quasi sempre. Appartiene a quel gruppo di spagnoli che, esulando dalla patria in cerca di miglior fortuna, si stabilirono in Francia, fino dagli inizî del sec. XVII, vivacchiandovi alla meglio e insegnandovi il castigliano, messo in voga dalle relazioni politiche e militari durante quel periodo di aspre contese tra le due regioni. Miglior fortuna di altri vi dovette avere il S., già soldato nelle guerre della Lega, se fu nominato maestro del Delfino da Enrico IV e poi da Luigi XIII. Da Parigi si portò a Rouen e vi dimorò, a capo di un collegio dove s'impartiva l'insegnamento dello spagnolo, fino al 1615, in cui fece ritorno a Parigi. Fu nominato segretario di Anna d'Austria regina di Francia, ed ebbe il titolo ufficiale di "interprete" di lingua spagnola, della quale s'adoperò a diffondere la conoscenza anche con libri didattici.
A questi fini compose con Espejo general de Gramatica en diálogos, che ebbe altre quattro edizioni dopo quella di Rouen del 1614; Secretos de la Gramática española, in cui sono inseriti dei racconti "honestos y graciosos"; Tratados propios para los que desean saber la lengua española. Compilò anche opuscoli e trattati di carattere morale (El hombre honesto, Antorcha de conciencia), religioso (Vergel de alma y manual espiritual, Horas de Nuestra Señora), di passatempo, come Las clavellinas de recreación, varias historias, ejemplos, sentencias y avisos (Parigi 1622), ecc.
Bibl.: Th. Fournier, Un opuscule inconnu d'A. de S., in Revue Hisp., XVIII, pp. 242-47; A. Morel-Fatio, A. de S. et l'étude de l'espagnol en France sous Louis XIII, Parigi 1901.