Ambulacro
Corridoio anulare che originariamente girava intorno al sepolcro martiriale dell'altare maggiore. Nella pianta del monastero di San Gallo (820 ca.; San Gallo, Stiftsbibl., 1092) esso è infatti accessus ad confessionem, ma talora fu anche usato come accesso a cappelle e a mausolei annessi.
Nella veste di cripta anulare, più o meno sotto il livello di superficie, l'a. comparve forse già a partire dalla fine del sec. 6° a Roma nell'antica basilica di S. Pietro e, successivamente, nei Ss. Quattro Coronati, in S. Marco, in S. Prassede; a Ravenna in S. Apollinare in Classe e in Spagna a San Pedro de Roda presso Gerona (dopo il 979). Anche a N delle Alpi si sono conservate cripte anulari semicircolari dei secc. 8° e 9° in St. Emmeram a Ratisbona, in Saint-Denis presso Parigi, nell'abbazia di Saint-Maurice e nel St. Luzius di Coira in Svizzera, a Seligenstadt sul Meno, a Enns-Lorch nell'Austria Superiore; esse sono talora di dimensioni ridotte come la cripta posta davanti alla confessio del duomo di Colonia (sec. 9°), nonché quelle dell'abbazia di Essen-Werden (830-840) e della collegiata di Beuel-Vilich presso Bonn (1015-1057). Sono caratterizzate da un a. spezzato di forma rettangolare la chiesa disegnata nella pianta del monastero di San Gallo e inoltre la chiesa dell'abbazia di Fraumünster a Zurigo (fine del sec. 9°), la collegiata di Säckingen (prima metà del sec. 9°), la cattedrale di Costanza (intorno al 900), la chiesa di St. Pantaleon a Colonia (metà del sec. 10°).
A Roma nella Basilica apostolorum (più tardi S. Sebastiano), ancora di epoca costantiniana, l'a. intorno all'altare fungeva anche da accesso ai mausolei annessi all'edificio; spesso, infatti, i membri agiati della comunità o i fondatori della chiesa facevano erigere il proprio sepolcro ad sanctos (ottagono dietro l'altare della basilica di Siagu, nell'Africa settentrionale, e quello di S. Maria Maggiore a Siponto) e l'a., in questi casi, aveva appunto lo scopo di mettere in collegamento i mausolei con le strutture della chiesa.
In Germania e in Francia gli a. conducono a cripte esterne: in St. Emmeram a Ratisbona (intorno all'800), nel duomo di Hildesheim (metà del sec. 9°) e in quello di Halberstadt (consacrato nell'859), nella chiesa abbaziale di Corvey (consacrata nell'844) e in quella di Vreden (seconda metà del sec. 9°), in Saint-Germain ad Auxerre (metà del sec. 9°), ad Andenne (sec. 11°). Nel St. Michael di Hildesheim (1010-1022), intorno alla cripta a sala, o a oratorio (Hallenkrypta), occidentale, con coro sovrastante, si trova un a. che costituisce l'accesso da O al transetto occidentale; analoghe soluzioni si trovano nello stesso periodo nel duomo di Ivrea, in S. Stefano a Verona e nella cattedrale di Saint-Etienne ad Auxerre. Il culmine della volta dell'a. di Hildesheim è più alto di quello della cripta, come nell'a. tardoromanico della cattedrale di Basilea (ultimo trentennio del sec. 12°) che, in forma poligonale, circonda la cripta e si apre con arcate ogivali sul coro sovrastante, i cui matronei sono in corrispondenza con quelli delle navate laterali. Hallenkrypten con a. sono più frequenti in Francia, per es. nella cattedrale di Auxerre (intorno al 1030) e in quella di Clermont. Si trovano anche atri anulari attorno alle absidi occidentali, con apertura centrale a O e accessi al transetto occidentale, nella pianta di San Gallo, nella chiesa del monastero di Fulda (dall'819) e, più o meno nello stesso periodo, nel duomo di Colonia e nella chiesa dell'abbazia di Farfa.
Nel corso dei secc. 9° e 10° la necessità di accrescere il numero degli altari portò ad aggiungere nell'area del coro cappelle laterali evidenziando quella assiale, come in Saint-Pierre a Flavigny (sec. 9°), nella chiesa del monastero di Corvey e in Saint-Germain ad Auxerre; nel sec. 10° queste cappelle vennero posizionate in corrispondenza dell'a. attorno all'altare come in Saint-Pierre-le-Vif a Sens (sec. 10°), nella cattedrale di Clermont-Ferrand (metà del sec. 10°) - con quattro cappelle radiali quadrate -, in Saint-Philibert a Tournus (fine del sec. 10°), nella cripta dell'abbazia di Montmajour, presso Arles (inizio del sec. 11°). Questo a. con corona di cappelle venne realizzato per la prima volta in forma compiuta nel Saint-Martin di Tours (997-1015 o dopo il 1014), un edificio che per la notevole importanza del suo santo titolare divenne un modello per la successiva architettura religiosa francese. Numerose furono infatti le costruzioni analoghe in Francia nei secc. 11° e 12° soprattutto nell'Alvernia, nella Turenna, nel Poitou, nella Borgogna e per es. nella cattedrale di Chartres - cripta dell'edificio di Fulberto (1020-1024) con tre cappelle radiali a semicerchio - nel Saint-Pierre di Uzerche presso Limoges (intorno al 1030), nel Saint-Martial a Limoges (dopo il 1062), a Cluny III (dopo il 1088) e negli edifici da essa derivati, Saint-Etienne a Nevers (seconda metà del sec. 11°), Saint-Benoît-sur-Loire, Saint-Sernin a Tolosa (1096), Saint-Savin, Fontevrault presso Saumur (1100-1119), Vignory.
L'effetto dell'imponente coro di Cluny III (1088-1095), con le sue slanciate colonne disposte a semicerchio, doveva essere di straordinaria bellezza e grandiosità; di esso non rimangono che alcuni frammenti e i capitelli, ma si può avere un'idea dell'insieme nel piccolo edificio abbaziale di Paray-le-Monial, costruito, rifacendosi a quel modello, dopo il 1130. Rimane incerto fino a che punto abbiano influito sulla sua tipologia, con la disposizione spaziata delle colonne tra a. e coro, costruzioni a pianta centrale analogamente configurate, del tipo di S. Stefano Rotondo a Roma (470-480) o di S. Lorenzo a Milano (secondo quarto del sec. 5°) e forse anche costruzioni come S. Vitale a Ravenna (dopo il 526), nonché battisteri come quelli di Marsiglia (sec. 6°), di Nevers (sec. 6°) e di Nocera Superiore in Campania (sec. 7°), oppure S. Angelo a Perugia (sec. 7°-8°) e St. Michael a Fulda (822), o ancora la basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Per il coro triconco con a. di St. Maria im Kapitol a Colonia (1030-1065) e degli edifici di Brauweiler presso Colonia - ispirati a quel modello - si deve risalire al prototipo costituito dalla basilica della Natività di Betlemme. Questo tipo di a. senza corona di cappelle è raro in Francia, si ritrova però a Saint-Saturnin (Puy-de-Dôme), nelle chiese di Saint-Pierre a Champagne (Ardèche), di Notre-Dame a Bois-Sainte-Marie (Saône-et-Loire) e di Sainte-Croix a Veauce (Allier).
Immediatamente dopo i primi a. con cappelle radiali della Francia meridionale questa tipologia si diffuse in Normandia: nella cattedrale di Rouen (intorno al 1020-1025), nell'abbazia di Mont-Saint-Michel (intorno al 1023), nelle cattedrali di Avranches (dopo il 1025) e di Coutance (intorno al 1030-1055), nelle abbazie di Saint-Wandrille (prima metà del sec. 11°) e di Jumièges (1040-1066), nelle cattedrali di Bayeux (intorno al 1047-1077) e di Evreux (consacrata nel 1076), nell'abbazia di Fécamp (coro consacrato nel 1099) e in Saint-Martin a Verneuil (fine del sec. 11°).
Poco dopo la conquista di Guglielmo nel 1066 si diffusero in Inghilterra a. che per lo più si ricollegano alla tipologia normanna: Battle Abbey (dal 1070-1071), St Augustine a Canterbury (dal 1070-1073), la cattedrale di Winchester (1079-1093), forse l'antica cattedrale di St Paul a Londra (dal 1087), la cattedrale di Worcester (dal 1087), l'abbazia di Bury St Edmunds (intorno al 1085-1095), le cattedrali di Gloucester (dal 1089) e di Chichester (1091-1108), St Mary the Virgin a Tewkesbury (dopo il 1092), Canterbury II (dopo il 1096) e la cattedrale di Norwich (intorno al 1100-1119).
In Germania l'a. con cappelle radiali secondo il modello francese si trova per la prima volta nella chiesa di St. Godehard a Hildesheim (1133-1154) e poi nel duomo di Marburgo (dopo il 1209) e in alcune chiese cistercensi come Heisterbach presso Bonn (1202-1237), Marienstadt nel Westerwald (coro consacrato nel 1243), Riddagshausen presso Braunschweig (coro rettangolare, 1216-1275), Ebrach sul Meno (intorno al 1200-1239), Georgenthal in Turingia (intorno al 1250) e Lilienfeld nell'Austria Inferiore (coro consacrato nel 1230). Nella Liebfrauenkirche di Maastricht (ca. 1170-1180), intorno al coro si trova un a. con matronei che si configura come uno sviluppo delle absidi renane a doppio guscio e che risente dell'influsso di St. Maria im Kapitol a Colonia, simile allo stretto a. dell'abside occidentale della collegiata di Nivelles (dopo il 1166-1185).
In Italia si trovano a. senza cappelle in S. Stefano a Verona (sec. 12°) e nel duomo di Ivrea e a. con cappelle radiali che risalgono a modelli francesi nel S. Antimo in Toscana, nella SS. Trinità di Venosa in Puglia, nel duomo di Acerenza in Basilicata, nel duomo di Aversa in Campania.
In Spagna si trovano solo a. che risentono dell'influsso francese, per es. nella chiesa del monastero benedettino di San Pedro de Roda presso Gerona (979-ca. 1022) su cripta circolare senza cappelle radiali, oppure con cappelle radiali in Santiago de Compostela (1077/1078-1128), in San Pedro a Besalú e in San Juan de las Abadesas (consacrata nel 1150) in Catalogna, nonché nelle chiese cistercensi di Poblet, in prov. di Tarragona (seconda metà del sec. 12°), e di Veruela, in prov. di Saragozza.
Nel Gotico, l'a. con cappelle radiali divenne un importante elemento architettonico delle cattedrali e di alcune chiese abbaziali francesi; fu adottato anche dai Cistercensi, che inizialmente l'avevano rifiutato, nelle abbaziali di Pontigny (dal 1145-1186), Royaumont (Seine-et-Oise; 1228-1235) e Longpont (Aisne; 1210/1215-1227).Un edificio che costituì un prototipo per successive realizzazioni fu il coro che l'abate Suger fece aggiungere all'antica navata centrale della chiesa di Saint-Denis presso Parigi, luogo di sepoltura dei re di Francia.
Le cattedrali di Noyon (1131-1157), di Senlis (1151/1156-1168), di Soissons (1205-1212) e le chiese abbaziali di Saint-Remi a Reims (1170-1180) e di Orbais (1165-1190) sono esempi di sviluppi paralleli; Noyon e Senlis però, tra le volte dell'a. e delle cappelle, introducono un archivolto in modo tale che, a differenza di Saint-Denis, le cappelle non costituiscono più un ampliamento spaziale dell'ambulacro. Vézelay (dal 1165) e Saint-Martin-des-Champs a Parigi (intorno al 1130-1140) presentano costruzioni analoghe, tuttavia le cappelle attigue al coro della chiesa abbaziale di Vézelay si aprono le une nelle altre sopra il basamento, così da suggerire una fusione non solo tra a. e cappelle, ma anche tra cappella e cappella; dello stesso tipo è la sistemazione del coro della chiesa abbaziale di Saint-Etienne a Caen (intorno al 1200).
Anche là dove la corona di cappelle assume più ampie dimensioni - chiesa abbaziale di Saint-Remi a Reims, Notre-Dame-en-Vaux a Châlons-sur-Marne (intorno al 1200), collegiata di Saint-Quentin (consacrata nel 1257) - tra l'a. e le cappelle sono collocate delle colonne che realizzano una sorta di diaframma. A Chartres sull'a. protoromanico con tre ampie cappelle radiali (1020) fu eretto in seguito un coro gotico a doppio a. con cappelle di varia grandezza (1194-1220).
La cattedrale di Parigi (1163-1182), come quella di Laon (1160-1170), era priva, in una prima fase, della corona di cappelle, ma aveva un doppio a., presente anche, ma con cappelle radiali, nella cattedrale di Bourges (intorno al 1195-1214); è raro invece l'a. semplice, senza cappelle (cattedrale di Sens, seconda metà del sec. 12°).
La tipologia dell'a. con cappelle radiali poté contemplare naturalmente una serie di varianti, a seconda del numero di cappelle inserite; per lo più esse erano cinque o sette, ma ne vennero inserite addirittura diciassette a Tolosa. Non solo si continuò a preferire questa soluzione per il coro in cattedrali come Reims (1211-1271), Amiens (1220-1250), Beauvais (1225-1272), Le Mans (1217-1270), e in collegiate, ma la si adottò anche per chiese parrocchiali gotiche di maggiori dimensioni: Saint-Germain-l'Auxerrois, Saint-Leu, Saint-Médard e Saint-Gervais a Parigi; più a S a Narbona, Tolosa, Rodez.
Mentre la Spagna seguiva i modelli francesi - Toledo con piccole cappelle nel doppio a. (sec. 14°), Burgos (sec. 13°), León (sec. 13°), Valenza, Granada, Segovia con sette cappelle, Avila, Pamplona (tardogotico), Tarazona, Barcellona, Sigüenza senza corona di cappelle - come anche, in misura minore, l'Italia - S. Francesco (sec. 13°) e S. Petronio (dal 1390) a Bologna, S. Antonio (sec. 13°) a Padova, il duomo di Milano (dal 1386) -, l'Inghilterra, a eccezione di pochi edifici influenzati dal modello francese come l'abbazia di Westminster (dal 1245), conservò la sua forma tradizionale del coro allungato rettangolare, circondato dall'a. ad angoli retti che si ampliava a E nel retrochoir, talvolta con una cappella abbastanza grande, la Lady Chapel, come nelle cattedrali di Lincoln (intorno al 1220-1280), Salisbury (dal 1220), Exeter (fine del sec. 13°), Wells (inizi del sec. 14°), Bristol (1298-1340) con Hallenchor, Chester (fino al 1315), Peterborough (seconda metà del sec. 15°).Nel territorio dell'impero le cattedrali gotiche ripresero il modello francese - Colonia (1248-1322), Praga (dal 1344), Friburgo in Brisgovia (1354), Lubecca, Marienkirche (1261/1263-1280 ca.), Schwerin (prima del 1327), Augusta (1356-1431) - anche senza cappelle come a Halberstadt, ma con cappella assiale (metà del sec. 14°), a Verden sull'Aller (1274-1307/1311), o nella chiesa parrocchiale del centro di Pest in Ungheria (prima metà del sec. 15°). A Osnabrück attorno al coro rettangolare del 1254-1277 fu costruito tra il 1434 e il 1444 un a. rettangolare con cappella poligonale centrale.Soprattutto i Cistercensi seguirono nelle nuove costruzioni gotiche l'evoluzione francese: ad Altenberg presso Colonia (1259-1287), a Doberan (1295-1368), a Zwettl in Austria (1343-1383), a Sedletz (Sedlec) presso Kuttenberg in Boemia (consacrata nel 1280), a Kaisheim presso Donauwörth (1352-1387), a Baumgartenberg nell'Austria Superiore (1436-1443), di forma rettangolare, come nella prima metà del sec. 13°, a Salem sul lago di Costanza (coro consacrato nel 1307), o poligonale a Oliva presso Danzica (metà del sec. 14°).
Un gran numero di chiese parrocchiali di città in espansione adottò la tipologia dell'a. con cappelle radiali, dapprima negli edifici delle città commerciali marittime (Lubecca, Stralsunda, Rostock, Wismar, Stettino), ma poi anche in altre città come Luneburgo, Hildesheim (St. Andreas), Stargard, Francoforte sull'Oder, Berlino, Brandeburgo, Tangermünde, nonché in località più piccole come Treptow, Beeskow, Guben e Neisse; in Boemia: Kolin, Kuttenberg, Brünn; in Svevia e Franconia: Schwäbisch-Gmünd, Norimberga, Amberg, Dinkelsbühl, Schwäbisch-Hall; in Baviera: Landshut, Ingolstadt, Wasserburg, Monaco; più a O: Utrecht, Hertogenbosch, Anversa, Bruxelles, Bruges, Gand, Haarlem, Dordrecht, Breda, Alkmaar, Rotterdam e in Bassa Renania St. Willibrord a Wesel.Con la formazione e la diffusione della Hallenkirche si sviluppa anche la tipologia dello Hallenchor il cui primo esempio è nel duomo di Lubecca (1266-1335). In questo tipo di chiesa le volte delle navate, del coro e dell'a. raggiungono tutte la stessa altezza, mancano le cappelle radiali oppure esse sopravvivono come nicchie o cappelle aggiunte. La più antica chiesa con Hallenchor della Germania meridionale è quella della Heilig-Kreuz a Schwäbisch-Gmünd (iniziata nel 1351); infatti nella chiesa cistercense di Zwettl, benché la costruzione delle cappelle fosse stata iniziata già nel 1343, la soluzione dello Hallenchor trovò assetto definitivo solo dopo il 1360. Per la forma del coro di Gmünd si hanno prototipi rudimentali, ma nessun modello; mentre nelle cattedrali protogotiche la curvatura delle pareti dell'a. corrispondeva sempre a quella delle arcate interne del coro, a Schwäbisch-Gmünd manca il rapporto radiale tra i pilastri a muro dell'a. e i pilastri liberi dell'interno: non è una figura geometrica elementare, ma una composizione più libera. Il coro con a. della Marienkirche a Francoforte sull'Oder - anch'esso costruito intorno alla metà del sec. 14° - è 'a sala' senza cappelle; anche qui i pilastri del coro e i pilastri a muro non sono più direttamente coordinati, ma sono in ritmica interdipendenza. Lo Hallenchor di St. Nikolaus a Berlino (in costruzione nel 1379) e quello di St. Sebald a Norimberga (1361-1379) imitano nella pianta quello di Zwettl nell'Austria Inferiore (1343-1383): poligono interno 5/6, chiusura esterna 5/16.
L'a. viene spesso arricchito da cappelle inserite tra i contrafforti incassati, soprattutto nei territori della Germania settentrionale dove viene utilizzato il laterizio: a Berlino, a Stettino, a Stargard e a Brandeburgo.Il vero e proprio a. scompare con le chiese tardogotiche della Germania.
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