amebe, foraminiferi, radiolari
Microbi provenienti dalla notte profonda dei tempi geologici
Amebe, foraminiferi e radiolari sono organismi microscopici formati da una sola cellula, come tutti i Protozoi, ma assai diversi tra loro. Le amebe rappresentano un modello di vita estremamente primitivo, mentre i minuscoli scheletri di foraminiferi e radiolari hanno dato origine, nel corso delle ere geologiche, alle grandi montagne del nostro pianeta
Le amebe possiedono un corpo cellulare piuttosto grande rispetto alla generalità dei Protozoi. Esse vivono negli ambienti d'acqua dolce, strisciando sul fondo degli stagni e sulle piante acquatiche. La locomozione delle amebe avviene per mezzo dei cosiddetti pseudopodi ("falsi piedi"), ovvero con l'emissione continua di protoplasma ‒ la sostanza gelatinosa di cui è costituita la cellula ‒ , il quale forma prolungamenti irregolari del corpo che ne permettono l'avanzamento. Per questo motivo, il corpo delle amebe non ha una forma definita ma cambia continuamente.
Da questa caratteristica trae origine il nome della specie meglio conosciuta, Amoeba proteus: Proteo, infatti, era un personaggio della mitologia greca che cambiava continuamente forma.
Caratteristica dei foraminiferi è il loro guscio calcareo costituito da varie camerette che si formano una dopo l'altra durante l'accrescimento del protozoo. Il guscio è finemente perforato e da questi forellini fuoriescono degli pseudopodi sottilissimi, filiformi, che si ramificano e si fondono tra loro formando una rete o una radice a tre dimensioni, che circonda tutto il corpo. Tutti i Protozoi di cui parliamo vengono chiamati Rizopodi ("piedi a radice") o anche Sarcodini. Con questa rete i foraminiferi catturano organismi marini ancora più piccoli di loro. L'ambiente dei foraminiferi è costituito principalmente dai fondali marini, dove essi formano popolazioni enormi. Quando muoiono, i loro gusci si accumulano sul fondo e il carbonato di calcio di cui sono composti forma una massa compatta che con il tempo dà origine alle rocce calcaree. Le Dolomiti, la catena himalaiana (Himalaya) e le altre montagne che si elevano fin oltre gli 8.000 metri sulle terre emerse si trovavano anticamente sul fondo del mare. Queste montagne sono state formate da miliardi di scheletri di foraminiferi fusi con quelli di altri animali marini. I più antichi scheletri fossilizzati dei foraminiferi risalgono alle rocce del Precambriano, nell'Era Archeozoica: oltre 600 milioni di anni fa! Alcune specie di foraminiferi fossili, le nummuliti, erano assai più grandi: il loro guscio raggiungeva i 20 cm di diametro.
Come i foraminiferi, anche i radiolari possiedono gusci perforati da cui emettono sottilissimi pseudopodi. Tuttavia, i loro scheletri non sono formati da carbonato di calcio ma da silice, e sono talmente belli per l'eleganza delle forme che hanno ispirato architetti e disegnatori. I radiolari vivono nel plancton, fino a grandi profondità. Anch'essi hanno formato montagne, che sono costituite appunto da rocce silicee.
La maggior parte delle amebe abita acque stagnanti. Alcune vivono come ospiti innocui nel nostro apparato digerente; invece, la famigerata Entamoeba histolytica è un pericoloso parassita dell'uomo, nel quale causa la cosiddetta amebiasi intestinale o dissenteria amebica. Quando si beve acqua contaminata, il parassita raggiunge l'apparato digerente, e da qui può invadere altri organi attraverso il sangue. Ancora oggi l'amebiasi è causa di morte per moltissimi bambini nei paesi poveri, soprattutto nella fascia tropicale. Per non contrarre la malattia, sarebbe sufficiente far bollire e filtrare sia l'acqua da bere sia quella usata per la cucina o per lavarsi i denti.