AMEDEO I, conte di Savoia
Quasi sicuramente primogenito di Umberto Biancamano, compare per la prima volta in una concessione di precaria di Lamberto, vescovo di Langres, al conte Umberto Biancamano dell'8 apr. 1022: il conte Umberto è accompagnato dai figli Amedeo e Burcardo vescovo. Con il padre e con i fratelli Burcardo e Oddone assiste alla donazione fatta in data imprecisata da Aimone di Pierrefort al monastero di Cluny; col padre e con i fratelli Aimone e Oddone fa una donazione (senza data) a Cluny e poi, con gli stessi, un'altra donazione alla chiesa di Matassine, non datata. Il 22 ott. 1030 A. è già ammogliato con una Adelaide (di famiglia sconosciuta) ed assume il titolo di conte (di Savoia, secondo il De Manteyer) in un diploma dato da Grenoble per la donazione al monastero di Cluny della chiesa di Saint Maurice di Matassine: i donatori sono A. I e la consorte Adelaide; sono presenti (o consenzienti) Umberto e la consorte Ausilia (forse il padre e la madre), Oddone, il re Rodolfo III e la regina Ermengarda. A. assiste inoltre col padre a una donazione, non datata, fatta da alcuni nobili al monastero di Savigny. Col titolo di conte è consenziente nel diploma del padre Umberto Biancamano del 1040 a favore della Chiesa di Aosta, poi in quello pure del padre a favore di Saint Chaffre del 21 genn. 1042, con i fratelli Aimone ed Oddone; il 10 giugno 1042 col padre Umberto e il fratello Oddone fa donazione della chiesa di Echelles alla chiesa di San Lorenzo di Grenoble e nel relativo atto è detto conte. Anche il documento del 10 dic. 1051, in cui è detto "comes Bellicensium", deve essergli attribuito, non potendo essere vissuti contemporaneamente nella stessa regione un Amedeo conte di Savoia e un Amedeo conte di Belley. Questo documento del 1051 è l'ultima traccia della vita di A. I di Savoia figlio di Umberto Biancamano.
Secondo una cronaca del secolo XIV sarebbe stato sepolto a San Giovanni di Moriana: la morte non può essere collocata molto dopo il 1051. Il soprannome di La Coda sarebbe dovuto secondo cronisti trecenteschi all'essersi presentato a Enrico III (nel 1046?) a Verona con grande codazzo di cavalieri. A. deve avere avuto due figli, Umberto premorto e Aimone vescovo di Belley; che abbia avuto una figlia sposata nella casa di Ginevra è dubbio.
A un Amedeo, conte di Belley, distinto da A., si sono fatti risalire due documenti (editi dal Carutti, nn. LXXIV e LXXXI) in cui si menzionano due donazioni, una in favore della chiesa di S. Maurice di Matassine e l'altra al monastero di Cluny della stessa chiesa di S. Maurice, datata quest'ultima al 22 ott. 1030, come si è già visto. Ma lo sdoppiamento, voluto dal Carutti e accettato anche da altri studiosi, è stato respinto dal Previté-Orton, e in effetti non c'è motivo di ritenere sufficienti, per mantenerlo, i documenti addotti.
Fonti e Bibl.: L. Cibrario-D. Promis, Documenti, sigilli e monete appartenenti alla storia della monarchia di Savoia, Torino 1833, p.27 A. Bernard, Cartulaire de l'abbaye de Savigny, Paris 1853, p. 351n. 681; J. Marion, Cartulaire: de l'Eglise Cathédrale de Grenoble, Paris 1869, p. 31; Regesta Comitum Sabaudiae, a cura di D. Carutti, Torino 1889, pp. 21-48 nn. LII, LIX, LX, LXI, LXXII, LXXIX, CXXIII, CXXV, CXXXVIII, CXXXIX; S. Guichenon, Histoire généalogique de la royale maison de Savoye, I, Turin 1778, p. 194; D. Carutti, Il conte Umberto I Biancamano e il re Ardoino, Roma 1888, pp.. 106, 125- 127; F. Labruzzi, La Monarchia di Savoia dalle origini all'anno 1103, Roma 1900, pp.217 ss.; G. De Manteyer, Les origines de la maison de Savoye en Bourgogne, in Mélanges d'archéologie et d'histoire, XIX (1899), pp.. 378-529, passim; Id., Notes additionnelles, in Le Moyen Age,s. 2, V (1901), pp. 440 s.; Id., Les origines de la maison de Savoye en Bourgogne. La paix en Viennois, in Bullet. de la societé de statistique de l'Isère, XXXIII (1904), pp. 102 ss.; C. Renaux, Humbert I dit aux blanches mains,Carcassonne 1906, pp.. 36 ss.; Id., Le marquis Odon de Savoye, fils d'Humbert I, Chambéry 1909, pp. 17 ss.; C. W. Previtè-Orton, The Early History of the House of Savoy, Cambridge 1912, pp.42-68; F. Cognasso, Umberto Biancamano, Torino 1929, cfr. Indice dei nomi.