EARHART, Amelia
Aviatrice americana, nata a Atchinson (Kansas) il 24 luglio 1898, morta nell'Oceano Pacifico nel giugno 1937. Dopo aver compiuto i suoi studî alla Columbia University e aver insegnato in scuole femminili, si dedicò all'aviazione. Fu la prima donna a compiere la traversata aerea dell'Atlantico (17 giugno 1928, dalla Trepassey Bay, Terranova, a Burry Port nel Galles) e del Pacifico (da Honolulu nelle Hawaii a Oakland in California, il 13 gennaio 1934, primo volo senza compagni su quel percorso). Oltre a queste grandi imprese vanno ancora ricordate: la trasvolata del continente americano senza scalo (da Los Angeles a Newark, il 26 agosto 1932) e quella da Città del Messico a New York (9 maggio 1935; secondo volo assoluto su quel percorso, e primo nel senso nord-sud). Nel giugno 1937 l'aviatrice iniziava il giro aereo del mondo, giro che doveva esserle fatale.
Partita da Miami a bordo di un apparecchio "Lockheed Electra 10 E" munito di due motori Wasp, dopo aver superato, con il suo compagno di volo Fred Noonan, le tappe: Miami (Florida)-S. Giovanni (Piccole Antille) - Caripito (Venezuela) - Paramaribo (Guiana Olandese) - Fortaleza (Brasile)-Natal-S. Louis (Senegal)-Dakar-Gao-Fort Lamy-El FasherKhartum-Massaua-Assab-Karachi-Calcutta-Akyab (Birmania)-Rangoon, percorrendo 33.000 chilometri in trenta giorni, si perdeva nell'Oceano Pacifico nelle vicinanze delle Isole Howland. Benché fossero subito iniziate ricerche a mezzo di navi e di aerei (il governo degli Stati Uniti inviò sul posto anche la corazzata Colorado e la nave portaerei Lexington) non si poté trovar traccia dei valorosi scomparsi.