BARTOLI-NATINGUERRA, Amerigo
Pittore, nato a Terni il 24 dicembre 1890. Frequentò a Roma prima l'Accademia di belle arti e poi lo studio di A. Sartorio. Iniziò nel 1913 la fortunata serie di esposizioni nelle maggiori mostre nazionali e nel 1930 la serie dei premî con quello della Biennale per Amici al caffè (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), serie che si chiude col premio Fila del 1958. Dal 1938 insegna all'Accademia di belle arti.
La collaborazione ai principali giornali e riviste italiani (Corriere della sera, Il Mondo, L'Europeo, Fiera Letteraria, ecc.) e le raccolte: Roma in selci, Bologna 1934, Oggi come oggi, Roma 1952 e Italiani in casa, ecc., Milano 1959, gli hanno creato una fama di disegnatore satirico che non può essere considerata separatamente dalla sua attività di pittore. Quella fedeltà al vero che, nei suoi paesaggi o nei suoi più penetranti ritratti, ci dà sempre un vero costruito con fermezza plastica, modulato da squisiti accordi cromatici, anche nei disegni si accompagna ad una spiccata sensibilità pittorica per cui questi sembrano, talvolta, costruiti come quadri o, perlomeno, come bozzetti.
Suoi dipinti si trovano in collezioni pubbliche e private: oltre ai paesaggi si ricordano tra i ritratti quelli di E. Cecchi, A. Soffici, R. Longhi (Museo di Roma), B. Barilli, V. Cardarelli (uno a Torino e uno esposto alla Quadriennale romana del 1959).
Ingegno versatile, ha praticato anche la scultura (ha esposto alcuni sensibili ritratti) ed ha vinto nel 1933, assieme all'architetto L. Brunati, il concorso per il Monumento al marinaio a Brindisi.
Bibl.: A. Soffici, A.B., Milano 1950 (con bibl. essenziale fino al 1947); M. Maccari, Pittura di A.B., in Stile, genn. 1947; E. Correra D'Oliveira, Pittura del nostro tempo, in Accademia, maggio 1958.