AMITERNUM (Amitērnum)
Antica località sannitica, nel territorio dei Sabini, nell'alta valle del fiume Aterno (Aternus) da cui prendeva nome. Livio (x, 39) la dice sannita. La città fu presa dai Romani nel 293 a. C. e divenne praefectura fino all'età augustea. Vi nacque Sallustio; fu fiorente municipio della tribù Quirina, ebbe octoviri come suprema magistratura e in età costantiniana si ricorda l'ordo splendidissimus Amiterninae civitatis (C.I.L., vi, 1772). L'antico centro sorgeva presso l'odierna San Vittorino dove rimangono, nella pianura, le strutture di un anfiteatro. Sono apparsi pure resti di un teatro con orchestra e cavea di 20 gradini in pietra locale e resti di terme e di un acquedotto augusteo o tiberiano (C.I.L., ix, 4209).
Si sono trovati vari resti di tombe romane e molti elementi di sculture decorative e figurate che facevano parte dell'architettura funeraria. Alcune lastre con un corteo trionfale raffigurante il carro con la Vittoria, i portatori delle statue di divinità, togati, e con scene gladiatorie, sono nel Museo Naz. Romano alle Terme, da un sepolcro forse di età augustea; altre lastre presentano armi, motivi floreali e tutta la serie di queste sculture costituisce una interessante documentazione di arte locale.
Bibl: Not. Scavi, 1877, p. 209; 1878, p. 298; 1879, p. 181; 1880, pp. 290, 350, 379; 1891, pp. 96 e 321; C. Hülsen, in Pauly-Wissowa, I, cc. 1840-841, s. v. Amiternum.