AMITOSI (dal gr. ἀ privativo e mitosi: v.)
Sotto questo nome si distingue il fenomeno della riproduzione cellulare diretta, in cui il nucleo non subisce quelle trasformazioni, diremmo quasi quelle rivoluzioni cromatiniche caratteristiche e complesse, che sono proprie della mitosi o cariocinesi (v.). L'amitosi è stata riconosciuta nei leucociti, nelle spermatogonie di invertebrati e di vertebrati e nell'accrescimento dei tessuti embrionali. Secondo il Della Valle, tra il processo della cariocinesi e quello dell'amitosi non vi sarebbero differenze profonde ed essenziali, ché anzi essi risulterebbero fondamentalmente uguali: difatti negli eritrociti di larve di salamandra è possibile osservare tutta una serie di forme intermedie tra i due processi ricordati.
Anche nel regno vegetale si verifica l'amitosi e specialmente secondo tre forme:
1. La diatmesi, in cui la divisione nucleare seguirebbe a quella della membrana, che attivamente si strozza nel mezzo: concetto riportabile a quello del Ranvier, il quale, per le cellule animali. riteneva che il citoplasma formasse la parte attiva nel processo dell'amitosi, esercitando sul nucleo una pressione circoscritta e continua, che ne determinerebbe la divisione diretta.
2. La diaspasi, in cui la cromatina si accumula agli estremi del nucleo, sì che questo, assunta la forma di manubrio, si divide poi in due.
3. La emimitosi, caratterizzata dalla formazione di cromosomi: a differenza di quanto avviene nel processo della cariocinesi, questi non sono liberi, perché la membrana nucleare permane e si divide più tardi nella regione mediana.