ammaestrare
. Frequente in Convivio; inoltre in If XII 20 e Detto 348. Nel senso di " istruire ", in Cv II V 1-2 (con lo stesso valore, al participio, in If XII 20 Questi non vene / ammaestrato da la tua sorella; cfr., anche al participio, Cv III IX 3, dove vale più esattamente " cosciente ": parlo a la canzone sì come a persona ammaestrata di quello che dee fare; in senso più lato, in IV XXVI 11). Per estensione, nel significato di " insegnare ": IV XVI 5 non è pargolo uomo pur per etade, ma... per difetto di vita, sì come n'ammaestra lo Filosofo; cfr. anche XXVII 17. Con lo stesso valore, al passivo, detto delle ‛ scienze ': II XIV 15 la giustizia... ordina le scienze ad apprendere, e comanda... quelle essere apprese e ammaestrate. Vale " ammonire ", in IV XXIV 14 dice Salomone, quando intende correggere suo figlio... " Audi, figlio mio, l'ammaestramento del tuo padre "... Onde... lo figlio... si dee volgere a la correzione del padre, e lo padre lui ammaestrare (lo stesso significato in Detto 348); più specificamente " esortare " in IV XXII 14 E che noi domandiamo questa beatitudine per somma... n'ammaestra lo Vangelio di Marco.