ammazzaprecari
(ammazza-precari, ammazza precari), agg. Che tende a soffocare le aspettative di chi svolge un lavoro temporaneo, senza garanzie.
• L’onda ha invaso Roma, ma non ha distrutto. [...] per poi ritirarsi, lasciandosi dietro lattine vuote e cartelli stropicciati, verso i luoghi di partenza: La Sapienza, gli altri atenei romani o le tante città da cui si sono mossi migliaia di studenti, precari, ricercatori, docenti, allievi di conservatori e accademie per dire «no» alla legge 133, ai tagli di personale e risorse, alla trasformazione delle università in fondazioni, al provvedimento ammazza-precari di [Renato] Brunetta. (Adige, 15 novembre 2008, p. 3, Attualità) • Michela Vellico e Roberto Romeo, rispettivamente tecnico collaboratore e tecnologo all’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale Ogs, non hanno dubbi sulle conseguenze: «Il decreto “ammazzaprecari” di [Renato] Brunetta ‒ dice Vellico ‒ avrà pesanti ricadute sull’attività del nostro istituto, e in città sulla ricerca in generale». (Giovanni Tomasin, Piccolo, 7 febbraio 2009, p. 17, Trieste) • L’IdV, prosegue [Maurizio] Zipponi, si è battuta in Parlamento contro questo provvedimento vergognoso e oggi continua a farlo nelle piazze. Su tutto il territorio nazionale, infatti, è stato distribuito un manuale di resistenza per informare i lavoratori sui rischi di questa norma ammazza precari. (Messaggero Veneto, 23 gennaio 2011, p. 6, Economia).
- Composto dal v. tr. ammazzare e dal s. m. precario.
- Già attestato nella Repubblica del 30 agosto 2005, Bari, p. IV (Anna Grittani).
> tagliaprecari.