amministratore
Componente del consiglio di amministrazione, che è un organo collegiale al quale è attribuito il compito di gestire una società (➔ amministazione). Gli a., il cui ruolo dipende dalla specifica posizione ricoperta, sono nominati dall’assemblea dei soci che, in conformità alle leggi e allo statuto della società, può decidere di nominare un a. unico. Si distinguono a. esecutivi e non esecutivi: i primi ricoprono una posizione manageriale all’interno della società e tra essi un ruolo di primo piano spetta all’a. delegato, che rappresenta il vertice della struttura manageriale e, su delega del consiglio di amministrazione, espleta in piena autonomia affari fino a un ammontare massimo prestabilito. Gli a. non esecutivi non ricoprono un ruolo manageriale all’interno dell’azienda e si distinguono in indipendenti e affiliati. Gli indipendenti, per essere tali, non devono intrattenere alcuna relazione di natura familiare o lavorativa con gli a. esecutivi: essi, infatti, svolgono un duplice ruolo di supporto nell’elaborazione della strategia e di controllo degli esecutivi, a beneficio dei soci non direttamente coinvolti nella gestione della società. Gli a. affiliati, invece, intrattengono relazioni di affari o familiari con gli esecutivi e di conseguenza non sono ritenuti idonei a svolgere la funzione di controllo e monitoraggio attribuita agli indipendenti.