ammirare
La coma sua... fora da l'Indi / ne' boschi lor per altezza ammirata (Pg XXXII 42), sarebbe " considerata con stupore ", come avviene di cosa o persona particolarmente interessante o inconsueta: in questo suo significato fondamentale il verbo è presente anche in Cv I X 12, XI 15, II IV 16, Pg X 68, XXIII 20 e 37, XXV 76, Pd XXXIII 96. In un numero maggiore di esempi è usato nella forma intransitiva, col valore di " restare meravigliato ", " stupirsi ": ora ammiro / com'io trascenda questi corpi levi (Pd 198, altri esempi in Pg IV 56, VII 61, XV 47, XXVIII 89, Pd I 136, XX 87, XXVIII 137); o con particella pronominale, come in Pd II 17, VI 91 (Or qui t'ammira in ciò ch'io ti replico), XXVIII 127.
In Pg IV 14 Di ciò ebb'io esperienza vera, / udendo quello spirto e ammirando, il Del Lungo, seguito dal Sapegno, pensa che il verbo sia transitivo: " ascoltando intentamente, e guardando intensamente (in relazione col s'ode o vede del v. 7), lo Svevo famoso ", mentre la maggior parte dei commentatori lo sente come intransitivo.
La forma ammiri è variante di miri, in Pd XIII 46.