• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ammorzarsi

di Lucia Onder - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

ammorzarsi

Lucia Onder

. Si trova, in rima, in due luoghi della Commedia, sempre con valore figurato. In If XIV 63 O Capaneo, in ciò che non s'ammorza / la tua superbia, se' tu più punito, D. paragona la superbia ostentata da Capaneo a una vampata di fuoco (nel medesimo senso, pure riferito alla forza della superbia, in Neri Poponi Poi l'Amor 28 " Ubidir... / fa l'orgoglio bassare, / e di tal guisa amorza / la lor vertù afondendo, / che in sù non pò tornare "). Il Boccaccio interpreta con " [non] s'attuta per martìro che tu abbi ", dando al verbo per estensione il valore di " attenuarsi ", " cancellarsi "; l'Ottimo conserva la metafora " non si spegne ", seguito dai commentatori moderni. In Pd IV 76 ché volontà, se non vuol, non s'ammorza, / ma fa come natura face in foco, l'espressione anticipa l'immagine del fuoco dei versi seguenti e vale " non si doma ", " non si estingue " (cfr. Pallamidesse Amore, gran pecato 10 " fuoco incenno, s'amorza, / ma pur crescie ed isforza "). Nota il Maggini: " C'è tutta l'anima di Dante in questa fiamma indomabile, e la forza della coscienza contro cui nulla prevale " (Due letture dant., Firenze 1965, 95).

Vocabolario
ammorzare
ammorzare v. tr. [lat. *admortiare, der. di mortuus «morto»] (io ammòrzo, ecc.), letter. – Smorzare, spegnere e, per estens., privar di vigore, attutire: com’acqua ’l foco ammorza (Petrarca); a. l’ira, lo sdegno, la superbia; ogni lor laude...
ammorzaménto
ammorzamento ammorzaménto s. m. [der. di ammorzare]. – L’ammorzare; spegnimento, estinzione.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali