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Amor, per Deo, piu non posso soffrire

Enciclopedia Dantesca (1970)
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Amor, per Deo, più non posso soffrire


Verso iniziale di una canzone trasmessaci adespota dal codice Vaticano 3793 assieme ad altre quattro (Ben aggia l'amoroso e dolce core, La gioven donna cui appello Amore, A voi gentile amore, Poi che ad Amor piace). Al Salvadori sembrò che l'intero gruppo dei componimenti potesse attribuirsi a D., ma la sua tesi venne recisamente confutata dal Barbi, attraverso un minuto esame concettuale e stilistico dei testi.

Bibl. - G. Salvadori, Prima della Vita Nuova, in " Domenica letteraria " III, n. 7, 17 febbraio 1884; Id., La poesia giovanile e la canzone d'amore di Guido Cavalcanti, Roma 1895 (recens. di G. Mazzoni, in " Bull. " II [1894-95] 81-88); Id., Di cinque canzoni da attribuire a D. giovane, in " Fanfulla della domenica " XXVIII, n. 5-6, 4 e 11 febbraio 1906; Id., Di quattro canzoni da rendere a D. giovane, in " Giorn. d. " XXIV (1921) 277-290; M. Barbi, A proposito delle cinque canzoni del Vat. 3793 attribuite a D., in " Studi d. " X (1925) 5-42.

Vocabolario
vorrei ma non posso
vorrei ma non posso loc. s.le m. inv. (iron.) Aspirazione impossibile da realizzare, al di sopra delle capacità e dei mezzi di cui si può disporre. ◆ Il pacchetto-sicurezza resta tuttora un oggetto misterioso, un grande buco nero, un «vorrei...
laus Deo
laus Deo ‹làus dèo› locuz. lat. (propr. «lode a Dio»). – Parole che un tempo (non prima, sembra, del tardo medioevo) si scrivevano alla fine di un libro o si pronunciavano alla fine di qualche lavoro o operazione; si ripetono talvolta anche...
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