Nattini, Amos
Pittore e disegnatore (Genova 1892). Dedicò molti anni e la maggior parte della sua attività all'illustrazione della Commedia, di cui curò un'edizione monumentale, in tre volumi (Torino 1923-1941); delle tavole, una per ciascun canto, furono esposte a Parigi, nella primavera del 1931, quelle relative all'Inferno.
L'incontro con D'Annunzio, per il quale il N., ancora diciannovenne, illustrò le Canzoni d'Oltremare, e a contatto del quale visse due anni a Parigi, fu determinante per il suo orientamento. Diplomato in ragioneria e allievo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, culturalmente autodidatta, il N. presenta un ingegno poliedrico, eclettico, esuberante, sul quale l'estetismo dannunziano doveva avere un fascino non sempre positivo. Nella sua produzione interferiscono diversi stimoli culturali, dal simbolismo floreale così vivo all'inizio del secolo, ai richiami accademici che lo spingono soprattutto allo studio del Signorelli e di Michelangelo, da un realismo piuttosto oleografico fino a una scenografia cui non sono estranei nemmeno gli effetti di una certa produzione cinematografica tendente al ‛ colossale '. Non mancano nemmeno spunti espressionistici, particolarmente nell'Inferno, e atteggiamenti desunti dai preraffaelliti, soprattutto nel Purgatorio, e ovunque è diffusa una sensualità dannunziana.
L'opera del N., profondamente caratteristica di un'epoca, non può dirsi sempre, sul piano formale, all'altezza dell'enorme successo con cui fu accolta.
Bibl - U. Ojetti, In " Il Corriere Della Sera " 5 Maggio 1931.