Amsterdam
Città dei Paesi Bassi, di cui è la capitale (anche se l’Aia resta sede del governo e del sovrano). A partire dalla fine del sec. 13° iniziò l’espansione commerciale sotto i conti di Olanda; nel 1369 entrò a far parte della Lega anseatica. Dopo l’incendio del 1452 fu ricostruita, ampliata e cinta di mura (1482) e conobbe decenni di forte sviluppo. Questa ascesa non fu interrotta né dal dominio spagnolo né dalla concorrenza di Anversa. Fu soprattutto dal 1530 che l’infiltrazione calvinista si andò accentuando in A. (in particolare tra la borghesia), finché nel 1578 una rivolta appoggiata dalle truppe di Guglielmo il Taciturno rovesciò il governo municipale alleato agli spagnoli, allineando la città alle province dei Paesi Bassi in lotta per l’indipendenza. Divenuta un centro bancario (dal 1609) e di commercio internazionale, A. trasse vantaggio, dopo il 1648, dal declino della rivale Anversa, dovuto alla chiusura, sancita dalla pace di Vestfalia, della Schelda al traffico internazionale. Poi A. declinò a sua volta in conseguenza delle guerre di Luigi XIV (durante le quali A. ricorse alla rottura delle dighe per fermare l’invasore, 1672) e dell’accresciuta potenza dell’Inghilterra. Il declino commerciale si accentuò sotto la dominazione francese (1795-1813). A. risorse con la fondazione dello Stato dei Paesi Bassi.