ANABOLISMO (dal gr. ἀναβολή "ascesa")
La sostanza vivente è in continua decomposizione (v. ricambio materiale), con messa in libertà di energia. Per mantenere un organismo nel suo equilibrio statico è necessario che questo introduca continuamente materia dall'esterno con immagazzinamento di energia.
L'insieme dei processi sintetici, assimilativi e non assimilativi, che si compiono negli organismi viventi costituisce l'anabolismo. (Pei processi assimilativi, v. assimilazione). Fra i processi sintetici non assimilativi, quello della formazione dell'amido, che avviene nelle parti verdi delle piante sotto l'azione dei raggi solari, è il più importante e fondamentale per la vita, perché da esso s'iniziano in natura le sintesi organiche. Anche la sintesi delle sostanze proteiche è fatta dalle piante che assorbono l'azoto, il fosforo e lo zolfo, dal terreno in cui vivono, in forma di sali inorganici, mentre alcune piante possono utilizzare anche l'azoto atmosferico. Le piante traggono l'energia occorrente per questi processi sintetici dall'ossidazione degl'idrati di carbonio. Anche negli animali occorrono processi sintetici, ma gli animali non possono utilizzare a questo scopo prodotti completamente ossidati dell'idrogeno (H2O), del carbonio (CO2) e dell'azoto (HNO3), ma solo corpi relativamente elevati e complessi, quali sono quelli che derivano dalla scissione digestiva degli alimenti (amminoacidi, glucosio, acidi grassi ecc.). Esempî di queste sintesi animali sono la formazione di glicogeno a partire dal glucosio, di grassi neutri a partire da acidi grassi e glicerina, di acidi grassi con catene di 16 e 18 atomi di carbonio a partire da zuccheri con catene a solo 6 atomi di carbonio. ecc. Ma il processo sintetico più complesso e più elevato, comune alle piante e agli animali, è la neoformazione di materia vivente.