anabolizzante
Farmaco di natura steroidea che agisce su alcuni processi metabolici inducendo risparmio proteico e sintesi di nuove proteine, a partire da quelle alimentari. Gli a. sintetici presentano analogia strutturale con gli steroidi androgeni, possiedono azione virilizzante più debole e trovano, raramente, indicazioni terapeutiche in caso di grave deplezione di proteine muscolari (cachessia, malattie immobilizzanti protratte, carcinoma della mammella, ipogonadismo, anemia aplastica), ma il loro ruolo terapeutico è incerto. Il loro abuso (a dosaggi da 10 a 100 volte superiori a quelli terapeutici) è comune nelle persone che fanno attività sportiva e vogliono aumentare in modo non fisiologico le masse muscolari; tale pratica è severamente condannata dalla legislazione e dai regolamenti degli enti proposti al controllo di chi fa sport, sia a livello amatoriale che professionale (controlli anti-doping). I rischi dell’uso non terapeutico e non controllato sono infatti molteplici: insufficienza renale ed epatica, ipertensione arteriosa, turbe del metabolismo glucidico e dell’equilibrio minerale, poliglobulia; a livello psichico possono dare dipendenza, aumentando la sicurezza di sé e l’aggressività, ma anche ansia, perdita di memoria, talora confusione mentale, psicosi allucinatorie, manie, depressione. Nelle donne danno lo sviluppo di caratteri sessuali secondari maschili.