ANACARDIO (dal gr. ἀνά "simile a" e καρδία "cuore" per la forma del frutto; lat. sc. Anacardium)
Genere di piante della famiglia delle Anacardiacee che comprende alberi a tronco corto e grosso, con foglie alterne, brevemente picciolate, semplici, intere, ovali, ottuse, coriacee: portano fiori in grappoli composti terminali, irregolari, poligami, pentameri, con androceo di 10 stami in due verticilli, di cui nove, brevi, ridotti a staminodî, ed glanduloso: l'ovario è supero, con uno stilo semplice laterale, ed ha una sola loggia, con un solo ovulo. Il frutto è grosso, secco, reniforme, inserito e quasi incluso in un peduncolo straordinariamente ingrossato e trasformato in una massa polposa, piriforme, dolce, edule.
L'Anacardium occidentale L. (fr. acajou à pommes, noix d'acajou; sp. acajú; ted. Nierenbaum, Acajoubaum; ingl. cashew nut) originario dell'America tropicale, introdotto e coltivato nelle regioni tropicali è la specie più importante. Il cosiddetto frutto, o pomo, che esso produce, è il peduncolo del frutto straordinariamente ingrossato e divenuto carnoso; ha la forma e la grandezza di una pera, di colore giallo o rosso, secondo la varietà, a polpa succosa gradevolmente dolcigno-acidula e profumata; si mangia crudo o cotto e se ne prepara anche una bevanda fermentata. Il vero frutto, della grandezza di una castagna, reniforme, attaccato in cima a quello, ha un guscio cartilagineo da cui si estrae un olio caustico, che nei tropici viene usato in medicina come antinfiammatorio ed emolliente; contiene una mandorla biancastra ricca di olio fine (40%), ottima a mangiarsi. Dalla corteccia del tronco e dei rami si ricava una gomma, adoperata in varie industrie. L'A. orientale Auct. (Semecarpus Anacardium L. f.) è un albero delle Indie orientali, simile al precedente e che dà prodotti analoghi, ma meno importante.