CLOOTZ, Anacharsis
Rivoluzionario, di origine prussiana, nato a Gnadenthal presso Treviri il 24 giugno 1755; venuto a Parigi nel 1776, fu noto col nome di Jean-Baptiste du Val-de-Grâce (traduzione francese del nome del suo luogo di nascita), barone di Clootz. Partecipò al movimento enciclopedista, pubblicando, sotto lo pseudonimo di Ali Gier Ber, una Certitude des preuves du mahométisme (1780), per rispondere a un libro apologetico del cristianesimo del Bergier. Fanatico seguace della Rivoluzione sin dall'inizio, si iscrisse subito al club dei Giacobini. Nel giugno 1790, presentò all'Assemblea Costituente una specie di "ambasciata del genere umano", composta di 36 stranieri che venivano a protestare la loro adesione alla "Dichiarazione dei diritti dell'uomo". Si proclamò da sé "oratore del genere umano", e cambiò il suo nome in quello di Anacharsis. La sua focosa propaganda antireligiosa gli valse, nell'agosto del '92, il titolo di cittadino francese e, poco dopo, l'ingresso alla Convenzione, dove combatté aspramente i Girondini, predicò la repubblica universale e il culto della Dea Ragione, esortando il vescovo costituzionale Gobel ad abiurare il cattolicesimo. Ma avvicinatosi troppo agli hébertisti, provocò il sospetto di Robespierre. Escluso dai Giacobini, non tardò a seguire le sorti di Hébert e compagni: arrestato e condannato dal tribunale rivoluzionario, il 24 marzo 1794 salì coraggiosameme il patibolo, predicando sino all'ultimo l'ateismo.
Bibl.: G. Avenel, Anarchasis Clootz, Parigi 1865.