Anagni (Alagna)
La città (oggi in provincia di Frosinone, nel Lazio meridionale), divenne libero comune nel sec. XII e mantenne la sua autonomia, anche se sovente viziata dall'egemonico potere della famiglia Caetani, fino al tempo della riconquista del Patrimonio operata da Bonifacio IX (1399). Per la sua posizione geografica tra Roma e il Napoletano, a dominio della valle ove scorre il Sacco, ebbe per tutto il Medioevo notevole importanza politica. Ai tempi di D. era un fiorente comune, come testimoniano le numerose opere del tempo ancora conservate, che estendeva il suo dominio su una vasta zona circostante comprendente alcuni castelli, come Porciano e Cominacchio; e ancora attualmente il territorio del comune è piuttosto vasto.
Fu patria di quattro pontefici (Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV, Bonifacio VIII) e sovente soggiorno temporaneo di papi. Citata due volte da D.: in Pg XX 86 in riferimento al notissimo episodio avvenutovi nel settembre 1303 (G. Villani Cronica VIII 63 " Come il re di Francia fece prendere papa Bonifazio in Anagna a Sciarra della Colonna, onde morì il detto papa pochi dì appresso "): Perché men paia il mal futuro e 'l fatto, / veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, / e nel vicario suo Cristo esser catto; in Pd XXX 148, ove con quel d'Alagna D. designa Bonifacio VIII che Clemente V, detruso / là dove Simon mago è per suo merto, farà intrar più giuso nel pozzo ove sono imborsati i simoniaci (cfr. lf XIX 52 ss.).