ANALETTICI (III, p. 79)
Nell'ultimo decennio sono state prodotte numerose sostanze chimiche ad azione analettica, capaci cioè di stimolare elettivamente la corteccia cerebrale, i centri sottocorticali e segnatamente i centri bulbari, oltre che il cuore: un'azione che per molto tempo aveva trovato nella canfora il prodotto naturale.
Con la canfora sintetica e con l'esetone (metilisopropilcicloesanone), isomero della canfora, e poi coi canfocarbonati e coi canfosulfonati, le cosiddette canfore solubili (in acqua), si era iniziato un produttivo movimento chimico che, discostandosi alquanto dai modelli originarî, perveniva ad un prodotto assai interessante, il cardiazol (pentametilentetrazolo), derivato dalla condensazione del tetrazolo col cicloesanone, e poi, procedendo su una via del tutto diversa, otteneva la corammina (dietilammide dell'acido nicotinico), il cicliton (dimetilisoxazolacido carbonico dietilammide), il neospiran (dietilammide dell'acido ftalico), l'icoral (cloridrato di ossifenilammino + cloridrato di ossifenilpropanolammina, nella proporzione di 4/1) ed altri. Contemporaneamente, sul terreno farmacologico, anzi tossicologico (intossicazioni da narcotici) si è meglio confermata l'azione analettica della stricnina, della picrotossina (alcaloide dell'anamirta cocculus), del carbogeno (miscela all'8-10% di anidride carbonica con ossigeno) e a rivelare quella di alcuni adrenalinosimili (v. in questa App.) sintetici, come per es. della benzedrina (fenilisopropilammina).
L'azione stimolante sui centri respiratorio e cardiovascolare resta il fondamento dell'estesissimo impiego terapeutico del cardiazol e della corammina, ma va ricordato che l'azione stimolante cardiaca, loro comunemente attribuita (e che la canfora possiede spiccata), non è invece condivisa da questi prodotti e discende, se mai, da azione centrale.