analisi
anàlisi [Der. del gr. análysis "scomporre in elementi"] [LSF] Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio; si oppone a sintesi, e ha signif. particolare nelle varie discipline, distinguendosi, per lo più, mediante vari attributi o altre specificazioni. ◆ [ANM] A. armonica, o di Fourier: procedimento che consente di rappresentare una funzione appartenente a una determinata classe di funzioni come serie (funzioni periodiche) oppure come integrale (funzioni aperiodiche) di funzioni sinusoidali con opportune ampiezze, frequenze e fasi iniziali: v. analisi armonica. ◆ [CHF] A. chimica: l'operazione e l'insieme dei metodi relativi, con cui si determina la natura (a. qualitativa) e la composizione percentuale (a. quantitativa) dei componenti di una sostanza o miscela di sostanze (per altri tipi di a. chimiche, come l'a. gravimetrica, l'a. volumetrica, ecc., si rinvia ai singoli agg.). ◆ [FTC] [MCC] A. cinematica diretta e inversa: v. cinematismo: I 601 d. ◆ [OTT] A. conoscopica al microscopio polarizzatore: v. microscopia ottica: III 861 b. ◆ [ANM] A. dei sistemi: v. controllo, teoria del: I 748 d. ◆ [FME] A. descrittiva: una delle fasi caratteristiche del rilevamento biometrico: v. biometria: I 366 a. ◆ [ELT] A. deterministica di segnali: v. segnali, analisi dei: V 127 e. ◆ [GFS] A. di scala: tecnica di semplificazione, su base semiempirica, delle equazioni del moto atmosferico per poter ottenere una soluzione per via numerica: v. meteorologia dinamica: III 801 f. Questa tecnica è ormai diventata di uso comune in molti settori della fisica (fluidodinamica, teoria delle transizioni di fase, ecc.). ◆ [ELT] A. di segnali: studio del comportamento di segnali nel dominio del tempo e della frequenza (in quest'ultimo dominio, a. spettrale): v. segnali, analisi dei. ◆ [ELT] [INF] A. di un sistema, o dei sistemi: (a) studio dettagliato di un procedimento (o di un sistema) compiuto, attraverso l'esame dei suoi singoli elementi e delle loro interrelazioni, allo scopo di renderlo più razionale ed efficiente (v. segnali, analisi dei); (b) in partic., nell'informatica, l'a. di un sistema è compiuta per affidarne l'elaborazione a un calcolatore elettronico; è una fase fondamentale nell'automazione delle procedure di elaborazione di dati e ha lo scopo di fornire, in base all'indagine delle singole attività che costituiscono nel loro insieme una determinata procedura di lavoro, gli elementi per la progettazione delle corrispondenti procedure automatizzate. ◆ A. di velocità: (a) [EMG] v. ottica delle particelle: IV 373 f; (b) [GFS] v. geofisica applicata: III 28 d. ◆ [MCQ] A. in onde parziali: v. gruppo di Poincaré: III 130 e. ◆ [ANM] A. lineare: la parte dell'a. matematica che studia gli operatori lineari; il suo sviluppo è dovuto all'estensione dei risultati fondamentali dell'algebra lineare agli spazi a dimensione infinita. ◆ [ANM] A. matematica, o infinitesimale: la parte della matematica che si serve di tecniche legate alla nozione di limite: v. analisi matematica. ◆ [ANM] A. non lineare: la parte della matematica che considera operatori (o applicazioni) non lineari definiti su spazi lineari (a. non lineare classica) oppure su varietà differenziabili (a. non lineare su varietà): v. analisi non lineare. ◆ [ANM] A. non standard: disciplina nata negli anni '60 nell'ambito della logica matematica per rendere rigoroso il metodo degli infinitesimi e degli infiniti: v. analisi non standard. ◆ [ANM] A. numerica: v. calcolo numerico. ◆ A. spettrale: (a) [OTT] il procedimento volto a determinare, con i metodi della spettroscopia, la composizione, in radiazioni monocromatiche, di una radiazione non monocromatica (v. spettroscopia); (b) [ANM] disciplina che s'occupa d'individuare e studiare lo spettro di operatori lineari. ◆ [ELT] A. spettrale di segnale: l'a. di segnali (normalmente, elettrici) nel dominio della frequenza: v. analisi spettrale di segnali. ◆ [ELT] A. spettrale non parametrica e parametrica: v. segnali, elaborazione numerica dei: V 134 e, 135 a. ◆ [ANM] A. vettoriale: lo studio degli operatori e delle funzioni vettoriali, cioè degli operatori che agiscono su vettori (divergenza, rotore) o trasformano scalari in vettori (gradiente) e delle funzioni in cui la variabile dipendente è un vettore. Tutti i concetti fondamentali dell'a. matematica (limite, continuità, derivata, integrale, ecc.) si estendono, con opportuni adattamenti, dalle ordinarie funzioni scalari a quelle vettoriali.