analitica
Termine filosofico derivato dal titolo degli Analitici (➔) di Aristotele. Nella filosofia di Aristotele, l’a. è la ricerca delle forme elementari del ragionamento e della dimostrazione, e viene in tal modo a coincidere con la sillogistica e con la dottrina dell’apodissi. Il termine fu poi ripreso da Kant, nella ricostruzione della logica in senso non più formale ma «trascendentale»; e nella sua Critica della ragion pura (➔), l’«analitica trascendentale» è, insieme con la «dialettica trascendentale», parte della «logica trascendentale». Distinta in «analitica dei concetti» e «analitica dei principi», essa studia la funzione dell’intelletto, in quanto organo dei concetti e dei giudizi, e perviene alla determinazione delle condizioni trascendentali di ogni conoscenza ed esperienza.