SOMOZA, Anastasio
Generale e uomo politico nicaraguense, nato a San Marcos, Nicaragua, il 1° febbraio 1896, morto a Balboa, Panama (Zona del Canale), il 29 settembre 1956. Ministro di Guerra e Marina, inviato nella Costa Rica, ministro degli Esteri, capeggiò nel 1936 la rivolta contro J. B. Sacasa. Assunta nel 1937 la presidenza della repubblica, con l'appoggio del partito nazional-liberale si mantenne al potere fino al 1947, essendogli stati prorogati fino a quest'anno i poteri straordinarî concessigli nel 1939. Seguì una politica di avvicinamento agli S. U. A., con i quali nel 1939 trattò la possibilità dell'apertura di un canale interoceanico. Nel 1941 dichiarò la guerra alle potenze dell'Asse. Indette per il febbraio 1947 le elezioni per la presidenza della repubblica, il S., malgrado la costituzione fosse stata modificata nel 1944 per permettere la rieleggibilità del presidente, non si presentò e cedette il potere (1° maggio) al candidato governativo eletto presidente, L. Argüello. Tuttavia il 25 dello stesso mese il S. riprendeva in mano il potere con un colpo di stato. Indette nuove elezioni, cedeva il potere all'ex-ministro degli Esteri, V. M. Román y Reyes, eletto presidente, il 15 agosto. Ministro della Guerra con il Román, alla morte di questo assunse la presidenza provvisoria, e il 21 maggio 1950 venne nuovamente eletto presidente per sei anni (con inizio dal 1° maggio 1951). Uomo ormai di estrema destra, il S. diresse le tendenze totalitarie di alcuni governi centroamericani e antillani, e fu il principale oppositore dei governi progressisti della Costa Rica e del Guatemala, i cui fuorusciti nazionalisti ricevettero da lui larghissimo appoggio. All'interno il S. represse duramente l'opposizione, diretta soprattutto da studenti; chiuse le università e applicò largamente la legge marziale. Vittima di un attentato a León il 21 settembre 1956, mori il 29 in un ospedale statunitense a Balboa (Zona del Canale), dove era stato ricoverato per interessamento dal presidente Eisenhower. Lo stesso giorno veniva eletto presidente provvisorio della repubblica il figlio Luis Anastasio (nato nel 1922), che poi dal 1° maggio 1957 ha iniziato un nuovo periodo di presidenza.