ANAXARETE (᾿Αναξαρέτη)
Giovane donna cipriota della stirpe di Teukros, amata disperatamente da Iphis, che s'impiccò dinanzi alla porta della casa di lei. Quando A., piena di disprezzo, volle guardare la salma del giovane, fu trasformata in pietra per la durezza del suo cuore. La "statua" fu trasportata da Cipro a Salamina nel tempio di ᾿Αϕροδίτη παρακύπτουσα (prospiciens), come ammonimento contro la durezza di cuore. In epoca tarda sorse l'idea che la "statua" rappresentasse la stessa dea e per la durezza dei tratti del volto e l'atteggiamento, si pensò a un πορνικὸν σχῆμα (gestus meretricius), il ruolo, cioè, che Afrodite (Astarte) aveva nella Cipro fenicia. Si è voluto riconoscere in una statuetta (a Roma) una copia della statua di Salamina.
Bibl: W. H. Roscher, in Roscher, I, cc. 334-335, s. v.; G. Knaack, in Pauly-Wissowa, I, c. 2081, s. v.; Welker, Alte Denkmäler, V, 24-35; Ann. Inst, 1839, tav. d'aggiunta; Arch. Zeit., 1857, n. 97.