(gr. ᾿Αγχίσης) Eroe troiano, figlio di Capi, della stirpe di Dardano, sposo di Afrodite e padre di Enea. Reso storpio, o cieco, da Zeus per essersi vantato delle nozze divine, scampò alla rovina di Troia portato a spalla da Enea. Morì in Sicilia.
Giorgio Padoan
Principe troiano, figlio di Capi; dalla dea Venere ebbe il figlio Enea. A. è uno dei personaggi principali dell'Eneide: pio e ossequiente al volere degli dei, rappresenta i valori positivi della tradizione, ed è padre rispettato e amato.
Racconta Virgilio che, quando Troia cadde, A., ...
Probabilmente in origine fu divinità preellenica o asiatica, collegata con Afrodite (i Greci infatti ne spiegavano il nome con ἄγχι "[colui che è] presso [ad Afrodite]"). Figlio di Capys e nipote di Assaraco, era perciò discendente da Dardano e secondo cugino di Priamo (Iliade, XX, 215 segg.), ed aveva ...
riguardevole
riguardévole agg. [der. di riguardare]. – Forma meno com., ant. o poet., per ragguardevole, degno di riguardo, di considerazione: sopra tutti Leggiadro, r. ed altero Sembrommi Anchise (Caro). ◆ Avv. riguardevolménte.
nekyia
nèkyia s. f., gr. [traslitt. di νέκυια, der. di νέκυς, forma arc. di νεκρός «morto»]. – Presso gli antichi Greci, sacrificio o rito con cui si evocavano i morti a scopo divinatorio. La parola è usata per indicare tradizionalmente...