Anco Marcio
. Quarto re di Roma, dal 640 al 616 a. C., secondo la tradizione. Viene espressamente citato da D. in Cv IV V 11.
Ultimo re della serie ‛ nazionale ' e nipote di Numa, viene considerato anch'egli restauratore delle istituzioni sacre (Livio I XXXII 2). A lui sono ascritti la legalizzazione dei riti guerrieri (XXXII 5-14) e il proseguimento della conquista del Lazio: trasportò, inoltre, a Roma gli abitanti di molte città latine e li insediò nella regione dell'Aventino (XXXIII 1-5). Alla figura di A. è connessa la fondazione di Ostia, in seguito alla presa di possesso di tutto il territorio fino alle foci del Tevere. Sono riferiti a lui le fortificazioni sul Gianicolo, il ponte Sublicio e le Lautumiae, la stanza superiore, cioè, del Carcere Tulliano (XXXIII 6-8).